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L’Inps non gli paga la pensione per più di un anno, la stangata dopo Quota 100 per l’anziano con l’hobby da cronometrista

18 Febbraio 2025 - 12:02 Ugo Milano
inps quarantena
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L'istituto di previdenza ha voluto la restituzione di 55 mila euro da parte del 66enne di Ravenna

Un pensionato di Ravenna di 66 anni, che aveva lasciato il lavoro usufruendo di Quota 100, si è visto pretendere dall’Inps la restituzione di quasi due anni di pensione. Tutta colpa di un suo hobby che gli aveva fruttato qualche rimborso spese. L’uomo infatti aveva scelto un’attività occasionale come cronometrista, per un’associazione sportiva dilettantistica. L’Inps gli ha sospeso l’erogazione della pensione per tutto il 2023 e una parte del 2024. Tutto per arrivare alla restituzione di oltre 55 mila euro, che secondo l’istituto di previdenza l’uomo aveva percepito indebitamente.

Nessuna concessione a lavori saltuari

Il pensionato, che aveva maturato il diritto alla pensione dopo 34 anni di contributi, si è visto privare di qualsiasi entrata per diversi mesi, fatta eccezione per i pochi compensi ottenuti dalla sua attività sportiva. La sua vicenda, riportata dal Corriere di Romagna, non è un caso isolato: diversi pensionati che hanno beneficiato di Quota 100 si sono trovati nella stessa situazione. La normativa, infatti, impone un vincolo rigido: chi va in pensione con questa misura non può svolgere alcun tipo di lavoro, neanche saltuario, anche se il compenso è inferiore ai 5.000 euro annui.

L’altro caso per la vendemmia

Recentemente, un altro caso ha suscitato particolare attenzione, poiché potrebbe avere conseguenze significative per i pensionati che si trovano in situazioni simili. Un 67enne di Ravenna, dopo aver svolto appena otto ore di lavoro durante una vendemmia e percepito un compenso minimo, si è visto richiedere dall’INPS la restituzione di 24mila euro. Tuttavia, l’uomo ha deciso di opporsi e ha presentato ricorso. Il Tribunale di Ravenna gli ha dato ragione e ha sollevato una questione di legittimità costituzionale, rimettendo la decisione alla Corte Costituzionale.

Perché l’Inps ha deciso di non erogare la pensione

Il nodo centrale della questione riguarda la sanzione applicata dall’Inps: la legge stabilisce che chi va in pensione con Quota 100 non può lavorare, ma non chiarisce in modo esplicito quale debba essere la penalizzazione in caso di violazione. Finora, l’INPS ha richiesto la restituzione di un intero anno di pensione a chiunque abbia svolto attività lavorativa, anche per brevi periodi. Tuttavia, molti legali sostengono che la sanzione dovrebbe limitarsi alla sola mensilità in cui si è lavorato. Anche il pensionato 66enne che ha lavorato come cronometrista attende con interesse l’esito di questa vicenda, nella speranza che possa influenzare anche la sua situazione e quella di altri pensionati penalizzati da una normativa poco chiara.

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