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Trump jr e la battuta di caccia con le anatre protette, la procura di Venezia apre un’inchiesta

18 Febbraio 2025 - 19:10 Ugo Milano
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Il primogenito del presidente americano è stato immortalato in un video online mentre mostra un esemplare protetto per legge. Ma il suo portavoce assicura: «Avevamo i permessi per cacciare»

La procura di Venezia ha aperto un fascicolo d’indagine per la battuta di caccia in un’area tutelata della laguna di Venezia a cui ha partecipato anche Donald Trump jr, figlio primogenito del presidente degli Stati Uniti. L’inchiesta, affidata alla pm Daniela Moroni, è scattata in seguito all’esposto presentato in procura dal consigliere regionale dei Verdi Andrea Zanoni e alle denunce di alcune associazioni ambientaliste. L’obiettivo dell’indagine sarà verificare se ci siano state violazioni della legge sulla caccia, in particolare per quanto riguarda l’abbattimento di un esemplare di anatra protetto.

Le indagini dei pm

Il caso finito sulla scrivania dei magistrati veneti è scoppiato il 4 febbraio scorso, quando Zanoni ha reso pubblico un video – intitolato Duck hunting Venice, Italian job teaser – in cui si vede Trump jr mostrare un’anatra morta e spiegare che si tratta di una specie rara. In seguito a quella denuncia, l’assessore regionale Cristiano Corazzari, con delega proprio alla caccia, ha detto che la Regione aveva dato la propria autorizzazione per la battuta di caccia del primogenito del presidente Usa. Sulla questione è intervenuto nei giorni seguenti anche il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, che ha cercato di minimizzare la presenza di Donald Trump jr: «Magari è un sosia», ha detto il titolare del Mase, aggiungendo di essere in attesa di «un report per saperne di più, per avere tutte le informazioni al riguardo».

Le difesa di Trump jr

Il caso ha immediatamente suscitato un vespaio di polemiche, che sono finite anche sui giornali americani. All’indomani dell’esposto di Zanoni, un portavoce di Trump junior ha dettato la linea della difesa: «Il gruppo di caccia aveva i permessi e stava cacciando in un’area autorizzata legalmente», ha assicurato il portavoce Andy Surabian. E per quanto riguarda l’esemplare protetto di anatra mostrato nel video, aggiunge: «Non è chiaro se questa singola anatra sia stata involontariamente abbattuta da qualcuno del gruppo di caccia di Don, o se lo abbia fatto un altro gruppo o se sia morta in modo diverso e recuperata dal cane da caccia del gruppo. Don – assicura il portavoce – prende molto seriamente tutte le norme, le regole e la tutela nelle sue battute di caccia e intende cooperare pienamente con qualsiasi indagine».

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