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Aurelio De Laurentiis, falso in bilancio per gli acquisti di Osimhen e Manolas: chiesto processo. Il Napoli rischia la penalizzazione

19 Febbraio 2025 - 12:24 Ugo Milano
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Secondo la procura di Roma il patron dei partenopei avrebbe gonfiato il valore di contropartite tecniche per l'acquisto dei due giocatori. Ipotesi sanzione nel campionato in corso, ma solo se si attiverà la procura della Figc

È l’estate 2020 e Victor Osimhen, promettente attaccante nigeriano in forze al Lille, si trasferisce al Napoli per una cifra di poco inferiore agli 80 milioni di euro. In quattro stagioni in maglia azzurra, capocannoniere nell’anno dello storico terzo scudetto dei partenopei, sigla 76 gol e 17 assist in 133 presenze. Ora, a distanza di cinque anni dal trasferimento, per il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è stato richiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di falso in bilancio. Sotto la lente della procura di Roma c’è proprio l’acquisto della punta oltre che del difensore greco Kostas Manolas, arrivato dalla Roma un anno prima per la cifra di 36 milioni di euro. L’inchiesta, se la procura federale della Figc decidesse di intervenire, potrebbe avere conseguenze anche sul piano sportivo (sanzione economica o penalizzazione) per la capolista della Serie A.

Il falso in bilancio: giovani ipervalutati e poi spariti dai radar

Quando si tratta di falso in bilancio e di compravendita di calciatori, il nodo da sciogliere è quasi sempre lo stesso: la ipervalutazione dei giocatori all’interno dei trasferimenti. Ad Aurelio De Laurentiis, così come al suo braccio destro Andrea Chiavelli e alla società Napoli Calcio, il reato contestato è in relazione al triennio 2019-2021. Per agevolare sia l’acquisto di Manolas che quello di Osimhen, infatti, De Laurentiis avrebbe inserito nella trattativa delle contropartite tecniche gonfiandone il valore. Le plusvalenze fittizie riguardano nel primo caso il giovanissimo Amadou Diawara, spedito all’Olimpico. Nel secondo caso, invece, al Lille erano stati ceduti Orestis Karnezis, Luigi Liguori, Claudio Manzi e Ciro Palmieri. Valutati complessivamente una ventina di milioni di euro, tutti e quattro sono completamente scomparsi nel giro di pochi mesi dal calcio che conta. A cui si aggiunge il fatto che Manolas, due anni e mezzo dopo essere stato pagato 36 milioni, è stato ceduto dal Napoli solo per 3 milioni.

Il vantaggio delle plusvalenze e la difesa del Napoli

Ma perché fare plusvalenze fittizie? Secondo i pm Lorenzo Del Giudice e Giorgio Orano, gonfiando il reale prezzo di mercato dei giocatori De Laurentiis sarebbe riuscito a presentare una situazione economico-finanziaria molto più solida e strutturata rispetto a quanto fosse grazie a presunte irregolarità contabili. Il Napoli, che ha affidato la sua difesa agli avvocati Lorenzo Contrada e Fabio Fulgeri, ha respinto le accuse: «Siamo assolutamente estranei alle contestazioni». I due legali hanno poi aggiunto che la decisione di procedere a giudizio è «incomprensibile», dato che «agli atti risultano depositati pareri redatti da consulenti tecnici e da enti terzi che dimostrano in modo incontrovertibile che il Napoli abbia agito in modo legittimo e rispettoso dei principi contabili italiani».

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