Cynthia Erivo farà Gesù, rivoluzione musicale a Jesus Christ Superstar
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Sarà Cynthia Erivo a interpretare Gesù Cristo in Jesus Christ Superstar. O perlomeno nella versione teatrale dello storico musical che andrà in scena dall’1 al 3 agosto al celebre teatro californiano Hollywood Bowl. Ad annunciare la novità è stata proprio l’attrice di Wicked, che sui social ha ricondiviso un post del teatro organizzatore e ha commentato sulle storie: «Sono un po’ impegnata questa estate. Non vedo l’ora». Sarà la prima donna a recitare nei panni di Gesù. Nel 2020 – quando era stato annunciato un cast tutto femminile – la performance fu cancellata a causa della pandemia Covid, prima ancora che potessero essere resi noti i nomi delle attrici.
Erivo e il passato a Jesus Christ Superstar
La scelta di Cynthia Erivo è arrivata dopo la candidatura agli Oscar come miglior attrice grazie al ruolo di Elphaba in Wicked. Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, i due produttori del musical, hanno evidentemente notato l’abilità della 38enne inglese quando si tratta di recitare e cantare allo stesso tempo. La scelta, ovviamente, è destinata a far discutere. Erivo avrebbe già dovuto partecipare allo spettacolo nei panni di Maria Maddalena in quel famoso 2020, e ha già cantato più volte il brano I Don’t Know How to Love Him, una delle canzoni più iconiche.
Le altre performance e la «lettera d’amore a chi si sente diverso»
Le rappresentazioni di Jesus Christ Superstar, che debuttò a Broadway nel 1971, inizieranno l’1 agosto e termineranno il 3, sotto la guida del regista e coreografo Sergio Trujillo e con la direzione musicale di Stephen Oremus. Nel 2018 una versione con John Legend nei panni di Gesù e Sara Bareilles in quelli di Maria Maddalena era stata trasmessa dalla Nbc in diretta televisiva. «Spero che sia un po’ una lettera d’amore a tutti coloro che si sentono diversi, che si sentono fuori posto, a tutte le donne nere che sono entrate in una stanza e si sono sentite non accolte», aveva commentato Erivo parlando del suo ruolo in Wicked. La sensazione è che questa volta non sia poi così tanto diverso