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Meloni incontra Herzog a Palazzo Chigi, il presidente israeliano: «Italia ci critica da amica, ma è al nostro fianco»

19 Febbraio 2025 - 18:04 Ugo Milano
giorgia meloni isaac herzog italia israele critca amica
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Il colloquio, durato circa un'ora, con la premier, dopo che il presidente israeliano ha incontrato Sergio Mattarella al Quirinale

Un’ora di incontro a Chigi tra la premier Giorgia Meloni e il presidente israeliano Isaac Herzog. Dopo la visita dello scorso luglio, anche questa volta il dialogo è stato occasione per ribadire il sostegno italiano alla causa israeliana. E, al contempo, la necessità di trovare una soluzione di lungo termine alla questione mediorientale che non calpesti i diritti e le libertà del popolo palestinese, al contrario – per dirne una – della proposta ventilata dal presidente americano Donald Trump negli scorsi giorni. Il colloquio, avvenuto subito dopo la visita della premier al Papa al Policlinico Gemelli, ha fatto eco al dialogo tra Herzog e il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella. Al Quirinale i due capi di Stato si sono confrontati sulla necessità di perseguire la pace e una «concreta prospettiva di futuro per i palestinesi». Tenendo a mente che «non c’è pace senza sicurezza e non ci può essere sicurezza senza pace». Stasera, poi, Herzog incontrerà i membri della comunità ebraica italiana nella Grande Sinagoga di Roma: «Segno di forza, del legame e della vivacità della comunità. Il messaggio che deve uscire da tutte le comunità europee è che ogni forma di antisemitismo è inaccettabile».

L’amicizia tra Italia e Israele: «Aperti e franchi, ci criticano da amici»

«Siamo attenti ai sentimenti italiani, le riconosciamo di essere aperta e franca nei nostri confronti. Può criticare Israele, come è legittimo tra amici». Con queste parole, in un’intervista a La Stampa, Isaac Herzog aveva inaugurato la giornata di visite istituzionali sui colli di Roma. Al contempo il capo di Stato israeliano aveva riaffermato con sicurezza come, di fronte allo sforzo di Tel Aviv nel «tenere testa ai jihadisti», solo pochi Paesi europei si siano «schierati come l’Italia al nostro fianco». Sul futuro della regione aveva poi auspicato un futuro migliore per tutti: «Mi addolorano la sofferenza dei palestinesi e la tragedia della gente i Gaza. Mi auguro che un giorno alzino la testa e si liberino dal regime che li opprime. Meritano di meglio, ma ciò richiede cambiamenti storici».

Herzog da Mattarella: «Non c’è pace senza sicurezza, non c’è sicurezza senza pace»

Prima del bilaterale con Meloni, il presidente israeliano Isaac Herzog ha incontrato il suo omologo Sergio Mattarella al Quirinale. Un dialogo che, come ha commentato lo stesso presidente della Repubblica, «testimonia le eccellenti relazioni tra Israele e Italia e dimostra l’intensità dell’amicizia tra i nostri Paesi». Nei giorni in cui sta terminando la prima fase della tregua tra Hamas e Tel Aviv, con la riconsegna degli ostaggi vivi e dei corpi di quelli morti, Mattarella ha ricordato la sua recente visita al «cantiere di morte» di Auschwitz e si è detto soddisfatto nel vedere l’allineamento dei Paesi europei nel «rinnovato impegno contro l’antisemitismo». Riguardo alla situazione in Medio Oriente, il capo di Stato italiano ha ricordato che il nostro Paese «difende il diritto di Israele alla sicurezza». Ma ha puntualizzato: «Se è vero che non c’è pace senza sicurezza, è anche vero che non ci può essere sicurezza senza pace». Augurandosi una «concreta prospettiva di futuro per i palestinesi», ovviamente senza Hamas.

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