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Olly e l’Eurovision: «Devo decidere entro domenica». Cosa succede se rinuncia? Le ragioni del dubbio e la carta Lucio Corsi

19 Febbraio 2025 - 13:19 Gabriele Fazio
Olly Eurovision Lucio Corsi Riuncia cosa succede
Olly Eurovision Lucio Corsi Riuncia cosa succede
L'artista genovese è tornato sull'argomento a «Stasera c'è Cattelan»

«Sono uno molto ironico che dice un sacco di cazzate e tratto tutto con leggerezza. Non smetterò di farlo». Sono queste le parole del fresco vincitore del Festival di Sanremo Olly ad Alessandro Cattelan come primo ospite della nuova stagione di Stasera c’è Cattelan. Tutti, specialmente i suoi fan, moltiplicati dopo la vittoria della kermesse nella sua Liguria, sperano allora che sia uno scherzo l’ipotesi che lui possa rinunciare a rappresentare l’Italia al prossimo Eurovision Song Contest. Le motivazioni le aveva già espresse domenica durante la conferenza stampa all’Ariston dei tre finalisti e le ha ribadite ieri sera con Cattelan: «So che è una cosa bella, grande. Ma c’è un pubblico che rispetto ed è quello che mi ha portato fino a qui. Devo decidere entro domenica, è un’opportunità gigantesca e sarei orgogliosissimo». Il prossimo Eurovision si terrà a Basilea dal 13 al 17 maggio, questo vuol dire che Olly dovrebbe rimandare la due date all’Atlantico di Roma (13 e 14 maggio) e le due date all’Eremo Club di Molfetta (16 e 17 maggio) del suo Lo Rifarò, Lo Rifaremo Tour, tutte e quattro sold out da ben prima che venisse annunciato non solo vincitore del Festival ma anche proprio nel cast del Festival.

Cosa succede se Olly dice di no all’Eurovision?

Eurovision potrebbe anche essere un contrattempo tutto sommato abbastanza digeribile sia per lui che per i suoi ascoltatori, che nel frattempo si sono anche comprensibilmente moltiplicati. Solo su Instagram, per esempio, i follower durante la settimana di Sanremo sono passati da circa 300mila a oltre un milione e 200mila. Forse infatti il problema sul tavolo di Olly per quanto riguarda il tour, più che rimandare due città è se basteranno i club, seppur grossi, o se non sarà necessario passare subito allo step palazzetto. Il successo che lo ha investito e lo trascinerà ancora a lungo potrebbe richiederlo. Che rinunci ad una vetrina di questo tipo, proprio lui che ha dalla sua uno stile musicale del tutto contemporaneo e il phisique du role per affrontarlo dinanzi ad una platea internazionale, sembrerebbe come minimo uno spreco. Da regolamento la palla passerebbe a Lucio Corsi, che comunque ha una sua teatralità ben definita, cosa che ha ampiamente dimostrato durante la serata dei duetti, ma parliamo di una possibilità oggettivamente piuttosto remota. Negli ultimi anni solo una volta si è palesata la situazione: era il 2016 e a vincere il Festival furono gli Stadio, che rinunciarono per fare posto a Francesca Michielin.

La visita a scuola e al cimitero dal nonno: cosa ha fatto Olly dopo la vittoria a Sanremo

A Festival concluso e vittoria portata a casa Olly, avvantaggiato dal giocare quasi in casa (essendo genovese «e fiero di esserlo») come ribadisce a Cattelan, è tornato in città per passare un po’ di tempo in famiglia. Si è concesso solo due uscite: la prima nella sua vecchia scuola elementare, per salutare la sua maestra e i bambini; la seconda al cimitero, per salutare il nonno che non andava a trovare da un po’. «Mi sto riconnettendo», dice. Nel frattempo, oltre ai racconti degli incontri fatti a Sanremo, da Venditti («Mi ha fatto un sacco di complimenti») a Simon Le Bon («Mi ha detto “good job Olly” ed io sono andato dritto, ma pensava fossi Salmo»), anche gli artisti che gli hanno scritto come Eros Ramazzotti ed Enrico Nigiotti. Comprensibilmente confuso davanti a tutto questo caos il 23enne, un caos che, come spiega, ha deciso di affrontare con un mantra: «Continuare ad essere me».

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