Agricoltura, la Ue cambia passo: meno importazioni, sovranità alimentare e assicurazioni contro i danni del clima
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A poco più di un anno dalla rivolta dei trattori, la Commissione europea presenta la sua «Visione strategica per il futuro dell’agricoltura». Il piano svelato dall’esecutivo di Ursula von der Leyen per placare le proteste degli agricoltori passa soprattutto da una novità: la stretta sulle importazioni di pesticidi e bestiame dall’estero. Innanzitutto, per una questione economica e di concorrenza. Bruxelles prevede infatti di rafforzare gli «standard di reciprocità» della produzione agricola per i prodotti importati. Questo significa che il bestiame e i pesticidi che entreranno in Europa dovranno rispettare le stesse norme che devono seguire gli agricoltori europei, così da non creare una situazione di concorrenza sleale.
Meno importazioni, più «sovranità alimentare»
Tra le parole d’ordine del nuovo piano europeo per l’agricoltura c’è anche il concetto di «sovranità alimentare». Entro la fine del 2025, la Commissione europea lancerà una valutazione d’impatto per verificare se gli agricoltori europei stanno competendo in condizioni di parità con i colleghi di altri continenti e promette di istituire una task force per rafforzare «il controllo sulle importazioni». Un piano che, nelle intenzioni di Bruxelles, risponde a un duplice obiettivo: proteggere gli agricoltori europei dalla concorrenza di altri continenti ma anche rendere l’Europa più indipendente dalle forniture estere, in particolare per quanto riguarda fertilizzanti e mangimi per animali. Tra le altre iniziative attraverso cui l’Ue punta a rendere il settore agricolo più competitivo, Bruxelles annuncia una strategia dedicata al ricambio generazionale, una per la bioeconomia, un osservatorio sui terreni agricoli e un piano per incentivare la coltivazione di proteine vegetali sul suolo europeo.
Regole più semplici per i piccoli agricoltori
Nel corso della presentazione di oggi a Bruxelles, l’esecutivo Ue ha confermato che in primavera presenterà un secondo pacchetto di semplificazione della Pac, la Politica agricola comune. Il primo pacchetto, approvato lo scorso anno, ha eliminato alcuni obblighi di sostenibilità ambientale per gli agricoltori, nel tentativo di placare le proteste di piazza. Questa volta gli interventi si muoveranno soprattutto nell’ottica della semplificazione, con il commissario europeo all’Agricoltura, Christophe Hansen, che annuncia un ricorso ai pagamenti forfettari per «ridurre significativamente gli oneri burocratici per le piccole aziende agricole». Il commissario lussemburghese ha poi confermato l’intenzione di sospendere la «verifica delle performance», ossia il sistema di controllo annuale della Pac che serve ad accertare che i pagamenti diretti agli agricoltori siano in linea con i piani di spesa dei governi nazionali.
«L’Ue non imporrà mai ai cittadini cosa mangiare»
A chi chiede se la Commissione europea incentiverà gli Stati membri a ridurre i consumi di carne, Hansen risponde che l’Ue «non vuole imporre alle persone cosa devono mangiare». Allo stesso tempo, precisa il commissario europeo all’Agricoltura, «è un fatto che il consumo di carne rossa sta diminuendo e quello di pollame sta invece aumentando: sono tendenze generali, penso che si debba tenerne conto». Il bestiame dei Paesi Ue, continua il politico lussemburghese, «sta diminuendo di quasi l’1 % all’anno negli ultimi dieci anni, quindi vincolare gli Stati membri a ridurre la loro quota non sarebbe la strada giusta da percorrere».
Assicurazioni contro i danni del clima
Sul fronte della sostenibilità, infine, la «Visione sul futuro dell’agricoltura» conferma l’intenzione di rendere il settore sempre meno inquinante. Ma gli agricoltori, sottolinea durante la conferenza stampa il commissario europeo Raffaele Fitto, devono essere visti «non come parte del problema, ma della soluzione». Il piano presentato da Bruxelles segue questo approccio alla lettera, rinunciando all’applicazione ferrea delle sanzioni e puntando invece sugli incentivi per le pratiche più sostenibili ed ecologiche. E a proposito di cambiamenti climatici, c’è da fare i conti con i danni causati dagli eventi meteo estremi, che ogni anno fanno perdere miliardi di euro al settore. Per il commissario Hansen «la riserva agricola» da 450 milioni all’anno della Pac «non è sufficiente per far fronte a tutti i danni subiti nell’ultimo anno». Per questo, aggiunge, «è importante introdurre schemi assicurativi per gli agricoltori contro il cambiamento climatico, simili alle polizze auto».
Soddisfatti Socialisti e destre, critici i Verdi
Il piano per l’agricoltura presentato oggi a Bruxelles ha raccolto pareri positivi da quasi tutti i gruppi politici europei, a partire da quelli più a destra. «La visione per l’agricoltura presentata oggi rappresenta una ventata di aria fresca per un settore massacrato in questi anni da eccesso di burocrazia e accanimento ideologico green», commenta Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo. Positivo anche il giudizio dei Socialisti europei, con l’italiano Dario Nardella – coordinatore di S&D in commissione agricoltura – che parla di «approccio positivo e condivisibile» e chiede a Bruxelles indicazioni più precise sulle risorse da mettere a disposizione del settore. Critici invece i Verdi, secondo cui il piano presentato dalla Commissione europea «manca di impegno per misure di adattamento ambientale e climatico che tengano conto del ruolo centrale dell’agricoltura nella lotta contro la crisi climatica». Per l’Italia è l’eurodeputata Cristina Guarda a commentare l’annuncio di Bruxelles: «Una richiesta fondamentale dei Verdi rimane insoddisfatta: il sostegno al reddito di base deve essere parametrato al numero di posti di lavoro, non agli ettari. E dev’essere fissato un tetto massimo, che serve a porre le piccole e medie aziende agricole al centro della politica agricola dell’Ue».
Foto copertina: EPA/Olivier Hoslet | I commissari europei Raffaele Fitto e Cristophe Hansen durante la presentazione della “Visione strategica per il futuro dell’agricoltura” a Bruxelles