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All’Ikea scatta lo sciopero, salta il tavolo sul contratto: lo stop in tutta Italia per 24 ore

19 Febbraio 2025 - 23:06 Ugo Milano
Salta la trattativa sul rinnovo del contratto integrativo per i dipendenti Ikea. I sindacati rifiutano l'offerta sulle condizioni offerte per i festivi e i nuovi assunti. Ancora da definire la data della mobilitazione

Ikea «non rispetta i suoi stessi principi nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori». Per questo, i sindacati hanno dichiarato 24 ore di sciopero che coinvolgeranno i dipendenti di tutta Italia. A scatenare l’agitazione è lo stallo delle trattative per il rinnovo contratto integrativo dei lavoratori della società svedese. Dopo oltre un anno e mezzo di incontri serrati, infatti, l’azienda ha completamente ignorato le richieste sindacali, voltando le spalle ai propri dipendenti, hanno scritto le sigle Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs in un comunicato congiunto.

Le condizioni «inaccettabili»

Nella nota si legge di richieste di Ikea che i dipendenti ritengono «inaccettabili». Tra queste ci sono «il mancato riconoscimento delle maggiorazioni ai nuovi assunti, un sistema derogatorio e peggiorativo delle professionalità, cancellazione della “malattia statistica”, obbligatorietà del lavoro festivo». Lo sciopero annunciato sarà articolato in una in una mobilitazione nazionale di otto ore e in 16 ore aggiuntive a livello territoriale. Non è ancora stata resa nota la data in cui i dipendenti incroceranno le braccia.

La «limitazione dei diritti»

«In un’impresa che vede le relazioni territoriali ridotte al minimo, – spiegano i sindacati – con un gran numero di lavoratori assunti part-time senza possibilità di integrazione oraria, si assiste oggi all’introduzione di nuovi modelli di business con l’apertura di nuovi punti vendita di prossimità nei quali è impedita l’agibilità alle rappresentanze delle lavoratrici e dei lavoratori con una limitazione di diritti degli stessi», insistono i sindacati.

La risposta di Ikea

«Ikea conferma che, purtroppo, le negoziazioni relative al rinnovo del contratto integrativo aziendale si sono interrotte dopo una lunga e importante trattativa, avendo appreso che le organizzazioni sindacali hanno ritenuto non soddisfacente la proposta aziendale presentata», e «ribadisce di non aver proposto alcun peggioramento rispetto a quanto già riconosciuto dalle normativa e dal contratto integrativo vigente»: lo afferma l’azienda in una nota. «Pur nel rispetto delle decisioni dei sindacati, siamo dispiaciuti dell’esito», visto che l’azienda intendeva «migliorare ulteriormente le condizioni economiche già riconosciute a tutti i co-worker dall’attuale contratto integrativo con interventi sia sul versante del welfare che delle maggiorazioni, in Ikea già ampiamente migliorative rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale», prosegue l’azienda. In particolare, «la proposta di Ikea intendeva incrementare le maggiorazioni per il lavoro domenicale e festivo e creare un premio uguale e inclusivo accessibile a tutti i co-worker, con un significativo aumento degli importi». Inoltre, sarebbero stati previsti maggiori investimenti in formazione, e l’introduzione di un importo annuale per tutti i lavoratori da poter spendere su una piattaforma di welfare in beni o servizi. Infine, «la nostra proposta comprendeva ulteriori benefit innovativi quali un supporto alle persone che accedono a percorsi di procreazione medicalmente assistita o nei confronti di co-worker che intraprendono percorsi di transizione di genere», aggiunge la nota.

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