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Esplosione della petroliera Seajewel nel porto di Vado Ligure: incidente o “avvertimento” degli ucraini?

esplosione petroliera savona incidente ucraina
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La nave che batte bandiera di Malta è ferma da venerdì notte con uno squarcio nello scavo. E sul caso indagano la Dda, l’antiterrorismo e l’intelligence.  

L’esplosione della petroliera Seajewel nel porto di Vado Ligure nel Savonese non è stato un incidente. Anche se non ci sono state rivendicazioni. La nave che batte bandiera di Malta è ferma da venerdì notte con uno squarcio nello scavo. E sul caso indagano la Dda, l’antiterrorismo e l’intelligence. E ieri, fa sapere La Stampa, si è svolta un’ispezione da parte di sommozzatori. La caccia agli inneschi per ora è senza riscontri. Mentre prende corpo l’ipotesi di un’azione volontaria. Alla quale fanno pensare i bordi introflessi della lacerazione nella lamiera della nave e la moria di pesci che avrebbe circondato l’area attigua.

L’avvertimento

Così come le voci di chi ha avvertito uno scoppio. La nave finirà in area riparazioni mentre la procura di Genova ha aperto un fascicolo a modello 45, ovvero per atti non costituenti reato. Genova potrebbe assorbire il fascicolo savonese, acquisendolo per competenza in materia. E potrebbe cambiare anche l’ipotesi di reato, collegato al riscontro o meno della presenza di inneschi. L’ipotesi è quella di un avvertimento legato al traffico di petrolio russo. I servizi segreti italiani hanno esaminato le foto dei danni. La petroliera ha effettuato tre viaggi “sospetti” citati da un’inchiesta della Pravda ucraina. Con i tracciamenti di MarineTraffic i giornalisti hanno scoperto che la Seajewel a febbraio, marzo e maggio dello scorso anno la Seajewel avrebbe fatto tre volte la spola fra il porto russo di Novorossiysk e quello turco di Ceyhan.

La flotta-ombra

Il sospetto è che la petroliera faccia parte della flotta-ombra di navi che caricano petrolio russo davanti a Cipro o alle isole greche per trasferirlo in altre imbarcazioni. Secondo S&P all’inizio dell’anno le unità coinvolte in questa attività erano 591 e per una certa parte battenti le bandiere dei grandi registri internazionali: Panama, Liberia, Isole Marshall e Malta.

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