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Lucio Corsi, parla Daria Bignardi, che lo portò in tv: «Lo chiamai per il suo mondo interiore: aveva ciò che serve per un momento estremo»

20 Febbraio 2025 - 15:22 Gabriele Fazio
lucio corsi testo volevo essere un duro festival sanremo 2025
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La giornalista e scrittrice scelse Lucio Corsi come resident per la sua trasmissione "L'assedio" in piena fase Covid: «Aveva in sé tutte quelle cose che nei momenti estremi uno si accorge che contano davvero. La musica, la natura, la poesia», dice a Open

«Non c’è stata una semifinale, noi volevamo proprio lui, era perfetto», Daria Bignardi contattata da Open, ricorda la sua esperienza con Lucio Corsi, quando scelse il cantautore toscano, secondo classificato al Festival di Sanremo, come resident della sua trasmissione L’assedio in onda sul Nove. «Ricordo che era l’anno del Covid, non avevamo pubblico in studio, allora abbiamo pensato di prendere una band e mi è venuto in mente Lucio. Sapevo che sarebbe potuto entrare anche nella liturgia dell’interviste, infatti partecipava. Lui era come lo vedi oggi: non solo un cantautore, un musicista, ma uno con mondo forte dentro. Ricordo le cose che ci raccontava della sua famiglia, dei suoi nonni…Lui aveva in sé tutte quelle cose che nei momenti estremi – e quello lo era – ci si accorge che contano davvero. La musica, la natura, la poesia».

Il successo e l’autenticità

Un secondo posto raggiunto a sorpresa al Festival di Sanremo, la consacrazione del pubblico, il merchandising sul sito della Sugar (la sua etichetta discografica) prosciugato, a partire dalle t-shirt ufficiali di Volevo essere un duro, con la faccia di Topo Gigio, Corsi si gode un successo inaspettato. La canzone oggi, nella classifica quotidiana dei brani più ascoltati in Italia su Spotify, occupa la seconda posizione. Se invece si sfoglia la classifica Top 50 Viral Italia di Spotify, ovvero quella delle canzoni che hanno subito la maggior impennata di ascolti, Corsi occupa praticamente la metà degli slot disponibili, questo perché sulla scia di Volevo essere un duro, gli utenti stanno scoprendo anche i suoi titoli del passato. Come reagirà Lucio Corsi a questa ondata di successo? «Lucio è un artista con una storia alle spalle, non è un esordiente – ci tiene a specificare Daria Bignardi -. Sarà stressato, sarà stanco, è un exploit mediatico gigantesco, ma non è un ragazzino».

L’incognita per alcuni riguarda l’autenticità di un personaggio così controcorrente rispetto alla discografia attuale, machista ed egoriferita. Anche su questo la giornalista, scrittrice e conduttrice ci mette la firma: «Lucio è come lo vedi, è proprio un artista vero. Anche se ci prendi un caffè ti parla in quel modo lì, è il suo bello. Vive il suo mondo fatto della sua musica, delle sue passioni, del suo modo di vestire…È molto concentrato sulla sua espressione artistica ed ha avuto sempre le idee chiarissime e una chiarissima identità. Forse adesso c’è bisogno proprio di autenticità».

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