Giorgio Panariello tradisce Carlo Conti: «Olly, Lucio Corsi? Macché, il tormentone post-Sanremo è “Espresso macchiato”» – Il video
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Il fascino dell’estone Tommy Cash, che ha firmato il tormentone Espresso macchiato già nel mirino del Codacons (e della Lega) per gli stereotipi italiani cantati, ha mietuto a quanto pare una nuova vittima: Giorgio Panariello. «Sono ormai giorni che canto sempre questa canzone qua: “Mio amoreee… espresso macchìato macchìato por favore…”», canta (e balla) in un video social il celebre comico toscano. Niente a che vedere, secondo lui, con le canzoni portate dal direttore artistico, nonché suo caro amico, Carlo Conti al Festival di Sanremo di quest’anno, che a quanto pare non gli sono rimaste impresse nella memoria. E parlando della hit estone rilancia: «Ma è grave? No perché se è grave mi faccio vedere da qualcuno… E stai a vedere se questo vince l’Eurofestival eh», è la provocazione finale col pensiero al prossimo Eurovision in programma a Basilea a maggio.
La critica di Panariello: «Ho sempre cantato le canzoni di Sanremo, ma ora canto “Mio amoreee”»
«Ma che sta succedendo ragazzi, mi dite che sta succedendo?». Neanche Panariello stesso sembra capacitarsi di come una canzone estone abbia praticamente cancellato, almeno a livello social, i brani presentati dai migliori artisti italiani alla kermesse. Tanto da rimanere come ritornello continuo, al pari di grandi capolavori che hanno fatto la storia di Sanremo. «Io sono abbastanza grande quindi di Festival di Sanremo ne ho visti tanti», commenta il comico. «E anche io come voi dopo ogni Festival per mesi nella testa ho le canzoni che ho sentito lì. E le canticchio per strada, sotto la doccia, dappertutto. Canzoni come “Lasciatemi cantaaare con la chitarra in maaano…”. Oppure: “Sei bella da moriiire…”, o “Dio delle cittaaa e dell’immensitaaa…”. Fino alle più recenti: “Come sapreeeei… amarti io”». E intona ovviamente in maniera spiccia le note di tutti i brani. «Ecco ragazzi io dopo il Festival di Sanremo di quest’anno, non me ne voglia Carletto (Carlo Conti, ndr), io non canto la canzone di Giorgia, di Olly o di Lucio Corsi. Io sono ormai giorni che canto sempre questa canzone qua: «Meo amoreee… espresso macchìato macchìato por favore…”