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Ostaggi, la croce rossa consegna le salme a Israele. A Khan Younis Hamas espone le bare sul palco – Il video

20 Febbraio 2025 - 10:55 Ugo Milano
hamas ostaggi bare khan younis palco
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Oggi Hamas ha consegnato quattro corpi, domenica è previsto il rilascio di sei ostaggi vivi

Hamas ha consegnato a Israele le salme di quattro ostaggi. Le bare contenenti i corpi di Shiri, Ariel e Kfir Bibas, e di Oded Lifshitz sono state prese in carico dalla Croce Rossa a Khan Younis, che le ha a sua volta portate ai soldati delle Idf. Come fatto per la restituzione degli ostaggi vivi, anche per la consegna dei corpi delle quattro persone uccise, Hamas ha allestito un palco nella città meridionale della striscia di Gaza. Su di esso, prima della consegna, sono state esposte le bare, mentre una grande folla osservava la scena tenuta a distanza dalle recinzioni e dagli uomini delle Brigate Ezzedin al-Qassam, il braccio armato di Hamas, disposti tutt’intorno alla brulla depressione con al centro il palco.

Netanyahu vampiro e «criminale di guerra»

La scena era circondata dalle bandiere verdi di Hamas, mentre sullo sfondo del palco era affissa l’immagine del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu tramutato in un vampiro. Vicino all’immagine, una scritta in arabo, inglese, ed ebraico: «Il criminale di guerra Netanyahu e il suo esercito li hanno uccisi con i missili e gli aerei da guerra sionisti».

La famiglia Bibas

La restituzione dei corpi di oggi anticipa quella di sei ostaggi vivi che saranno riconsegnati sabato 22 febbraio in cambio di prigionieri palestinesi e di altri quattro corpi, giovedì prossimo. Tra i corpi consegnati oggi ci sono anche quelli di Shiri Bibas e dei figlioletti Kfir (5 anni) e Ariel (2 mesi), il cui padre Yarden era stato liberato l’1 febbraio. L’annuncio di ieri ha definitivamente confermato le loro morti, che Hamas aveva già annunciato in un video nel novembre del 2023, sostenendo che siano stati i bombardamenti israeliani a uccidere gli ostaggi.

Le fasi dell’accordo

La speranza per Hamas è che, esaudendo i desiderata di Tel Aviv, si raggiunga al più presto a un’intesa anche per la seconda fase della tregua. Con la speranza che possa includere un cessate il fuoco completo e il ritiro delle Idf dalla Striscia di Gaza. Nelle scorse ore, un alto ufficiale del gruppo palestinese ha fatto sapere ad Afp che rilascerà tutti gli ostaggi rimanenti in un unico scambio se Israele si impegnerà a mettere in atto la seconda fase dell’accordo. Un’accelerazione rispetto al piano concordato per la seconda fase che segue i segnali di apertura da parte di Netanyahu, che ha posto tra le condizioni la fine della presenza di Hamas a Gaza. Nella seconda fase gli ostaggi vivi e i corpi dovrebbero essere scambiati cambiati con detenuti e prigionieri palestinesi in gruppi scaglionati. Ufficialmente, la prima fase terminerebbe il 1° marzo, sei settimane dopo il suo inizio il 19 gennaio, lasciando nelle mani di Hamas 59 ostaggi. Di questi, Israele ritiene che 34 siano morti.

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