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Donald Trump e il racconto infondato sull’incontro tra Zelensky e Scott Bessent a Kiev

21 Febbraio 2025 - 14:19 David Puente
Il Presidente americano lascia intendere che l'incontro non abbia avuto luogo perché Zelensky stava dormendo e non era disponibile, ma le foto che ritraggono i due insieme dimostrano il contrario

Durante un intervento registrato a bordo dell’Air Force One, Donald Trump accusa Zelensky di aver mancato di rispetto al Segretario del Tesoro americano Scott Bessent durante la sua visita a Kiev. Secondo il Presidente americano, il leader ucraino non avrebbe ricevuto Bessent perché sarebbe rimasto addormentato e indisponibile a incontrarlo. In realtà, l’incontro è avvenuto, come dimostrano i video che testimoniano la discussione tra il Segretario del Tesoro americano e Zelensky. Si tratta di una delle tante notizie infondate diffuse da Trump contro Zelensky e l’Ucraina nell’arco di una sola giornata.

Il racconto di Donald Trump

«Scott Bessent actually went there and was treated rather rudely. Because essentially they told him no. And Zelensky was sleeping and unavailable. He travelled for many hours on the train which is a dangerous trip and we’re talking about Secretary of Treasury». Questa è la trascrizione delle parole di Donald Trump, chiaramente udibili al minuto 5:05 del video pubblicato dalla rete amica Right Side Broadcasting Network (RSBN).

L’incontro del 12 febbraio 2025

Contrariamente a quanto affermato dal Presidente americano a bordo dell’Air Force One, Scott Bessent ha realmente incontrato Zelensky. Infatti, esistono video e foto pubblicati dai canali istituzionali, da diversi media ucraini e internazionali che documentano l’incontro.

Di fatto, non risulta che il leader ucraino fosse rimasto addormentato e non disponibile ad incontrare il Segretario del Tesoro americano.

Trump e la storia di un «accordo non firmato»

Trump, nel suo intervento ripreso a bordo dell’Air Force One, afferma che il Segretario del Tesoro americano fosse poi tornato a mani vuote: «He went there to get a document signed, and when he got there, he came back empty. They wouldn’t sign the document». Quello a cui potrebbe far riferimento il Presidente americano è l’accordo per le terre rare, il quale risulta di difficile approvazione da un giorno all’altro e senza adeguate garanzie.

L’editoriale del New York Post sull’accordo

La richiesta sulle terre rare è stato particolarmente criticato persino dai media notoriamente pro-Trump come il New York Post. Secondo quanto dichiarato nell’editoriale della testata americana, l’accordo risulterebbe estremamente eccessivo, poiché prevede cifre ben superiori a quelle destinate all’Ucraina durante l’invasione russa.

Tracciando un ulteriore parallelo, il New York Post ritiene che la richiesta sia persino più severa di quella imposta dagli alleati alla Germania dopo il secondo conflitto mondiale. Inoltre, l’editoriale afferma che una richiesta simile potrebbe essere avanzata piuttosto da un Paese aggressore nei confronti di quello sconfitto in guerra come punizione. La conclusione dell’editoriale è chiara: «Buongiorno: l’Ucraina è la vittima di questa guerra, per non parlare del nostro alleato».

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