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Full body scan, l’interrogazione parlamentare sull’esame del San Raffaele che piace a Rosa Chemical: «Inutile e dannoso»

21 Febbraio 2025 - 10:48 Alba Romano
rosa chemical check up
rosa chemical check up
A depositarla è la deputata M5S Marianna Ricciardi, che accusa l'ospedale milanese di pubblicità ingannevole

Cos’hanno in comune Sfera Ebbasta, Shade, Baby K e Rosa Chemical? Oltre a essere tutti attivi nel mondo della musica, i quattro si sono sottoposti a un particolare esame medico all’ospedale San Raffaele di Milano pubblicando sui social post nei quali raccontano la loro esperienza, spesso con toni entusiasti. L’esame in questione è il full body scan proposto dalla struttura privata al prezzo di almeno 2.500 euro. Non è coperto dal servizio sanitario nazionale e promette, come riporta il sito del San Raffaele, di «identificare lesioni e patologie di dimensioni estremamente ridotte in una fase molto precoce». Ora sul caso di presunta pubblicità ingannevole è stata presentata un’interrogazione parlamentare.

Il full body scan

Nell’ambiente musicale, il check-up è particolarmente apprezzato anche all’estero. Tra i fan ci sono Kim Kardashian e Paris Hilton. In Italia, chi ha speso parole di elogio oltre a pubblicare la foto è stato Shade. ««Se a volte vi chiedete quale sia il vostro stato di salute, specie se come me avete avuto problemi in passato, questo esame è fatto per voi», scriveva il rapper torinese lo scorso dicembre. Elogi verbali anche da parte di Rosa Chemical «Investire nella propria salute è fondamentale».

Polemica sui Social

Sui social è polemica. La pagina Instagram Æstetica Sovietica contesta Rosa Chemical: «Il prezzo è elevato, non è che ci sembra elevato. Parlare della salute come qualcosa in cui investire trasferisce il benessere fisico dal piano dei diritti fondamentali a quello degli affari (con la conseguenza che chi non dispone di capitale da investire si attacca al fullbodyscan e tira forte)», scrive nel proprio posto in risposta a Rosa Chemical, che nelle sue storie aveva spiegato la decisione di promuovere l’esame.

L’interrogazione parlamentare

La situazione è stata notata anche dalla deputata del Movimento 5 Stelle Marianna Ricciardi. Ho presentato un’interrogazione al ministro della Salute per sapere come ha intenzione di agire nei confronti del San Raffaele. Il quale pubblicizza in modo ingannevole screening con esami radiologici che, se non effettuati in popolazioni selezionate, rischiano non solo di essere inutili ma perfino dannosi. Ho proposto la sospensione dell’accreditamento». Alla deputata ha risposto il San Raffaele, citato dall’edizione milanese del Corriere della Sera sostenendo che le affermazioni della pentastellata siano «imprecise e denigratorie».

La risposta del San Raffaele

La struttura sostiene che l’esame non presenti rischi, dato che viene effettuato «tramite una risonanza magnetica a 3 Tesla, senza utilizzo di liquido di contrasto e senza radiazioni ionizzanti. Non presenta quindi pericoli». Inoltre, il San Raffaelle rigetta le accuse di pubblicità ingannevole, e ribadisce che il check-up non fa parte delle prestazioni che possono essere erogate in regime convenzionato. «La prestazione full body scan continuerà ad essere disponibile esclusivamente in regime di solvenza».

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