Putin gongola per gli assist di Trump: «Lunedì dichiarerà la vittoria della guerra». In cambio sbloccherà 300 miliardi per ricostruire l’Ucraina?
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La Russia dichiarerà la vittoria sull’Ucraina il 24 febbraio, nel giorno del terzo anniversario dall’inizio del’invasione, che cade lunedì. A far trapelare la notizia è l’intelligence ucraina, citata dal Kiyv Independent, secondo cui Mosca – o per lo meno i suoi propagandisti a servizio permanente – annuncerà di aver vinto anche nei confronti della Nato. I Paesi membri dell’alleanza nordatlantica e l’Europa vengono definiti «nemici della pace». Il possibile annuncio segue l’appoggio sempre più plateale degli Usa alla Russia. L’ultimo atto dell’avvicinamento tra il presidente americano e l’omologo russo sono le indiscrezioni dalla Casa Bianca secondo cui Donald Trump starebbe facendo pressione per destituire Volodymyr Zelensky e sostituirlo con un leader più accomodante. Un’intenzione allineata alla politica di Mosca, che da mesi sostiene Zelensky sia un presidente illegittimo.
Putin: «Le sanzioni hanno aiutato la Russia»
Nelle stesse ore, Vladimir Putin si fa beffe dell’Europa, affermando che «le sanzioni hanno giocato un importante ruolo stimolante per l’industria russa». Intervenendo a un forum sul futuro dell’industria chimica, il leader del Cremlino ha dichiarato che «le società russe si stanno rivolgendo in modo crescente ai nostri scienziati e stanno ricevendo aiuto». «Le soluzioni nazionali spesso si rivelano più efficaci di quelle straniere», ha concluso Putin. Eppure dietro il fumo della propaganda potrebbero celarsi invece delle sorprendenti concessioni, proprio sul terreno economico. Secondo Reuters, nell’ambito dei negoziati in corso con gli Usa la Russia starebbe valutando di dare il suo assenso all’utilizzo degli asset bancari congelati nelle banche occidentali – per un valore di circa 300 miliardi dollari – per finanziare la futura ricostruzione dell’Ucraina. Secondo l’agenzia di stampa, la condizione posta da Mosca sarebbe che una parte di quel “fondo” venga usato anche per la ricostruzione delle zone dell’Ucraina conquistate dalla Russia, la cui annessione l’accordo in vista potrebbe riconoscere.
La contromossa dell’Europa
Intanto, l’Europa prepara un ulteriore pacchetto di aiuti all’Ucraina, che secondo il commissario europeo per la difesa Andrius Kubilius manderà un messaggio forte al Paese invaso e al mondo. «Stiamo discutendo tutte le possibilità che ci consentirebbero, in modo molto urgente, di inviare un messaggio molto forte agli ucraini e al mondo: siamo al fianco dell’Ucraina», ha spiegato il commissario in conferenza stampa ad Helsinki. Spero che una buona occasione per un messaggio del genere sia il terzo anniversario della guerra, che cade lunedì prossimo, ha aggiunto Kubilius, senza rivelare l’entità economica del pacchetto. Lo stesso giorno è previsto un altro vertice a Parigi dopo il primo del 17 febbraio a cui dovrebbero partecipare Norvegia, Canada, Lituania, Estonia, Lettonia, Repubblica Ceca, Grecia, Finlandia, Romania, Svezia e Belgio.