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Liam Payne, archiviati l’amico argentino e due dipendenti dell’hotel dove morì il cantante: «Non potevano evitare la caduta»

21 Febbraio 2025 - 09:05 Ugo Milano
liam payne
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La corte d'appello ha invece confermato l'imputazione di due dei cinque indagati, ritenuti responsabili di aver aiutato Payne a procurarsi della cocaina

Le autorità argentine hanno archiviato le accuse contro tre delle cinque persone indagate per omicidio colposo in seguito alla morte di Liam Payne, ex membro degli One Direction, precipitato dal balcone di un hotel a Buenos Aires il 16 ottobre scorso. Le persone scagionate sono Rogelio «Noger» Nores, un imprenditore argentino vicino all’artista; Gilda Martin, la manager dell’hotel dove è avvenuto l’incidente; ed Esteban Grossi, il responsabile della reception. I tre erano stati ritenuti colpevoli di omicidio colposo dalla decisione del tribunale di primo grado.

Incriminati un dipendente dell’hotel e un cameriere

Nores si è detto «contento che sia finalmente finita» e affermato che andrà presto nel Regno Unito «per poter dire addio al mio amico». I giudici della corte d’appello hanno invece confermato l’incriminazione per gli altri due imputati – Ezequiel Pereyra e Braian Paiz, un dipendente dell’hotel e un cameriere – ritenuti dagli investigatori responsabili di aver aiutato il cantante a procurarsi della cocaina. I due rimangono dunque in carcere in via preventiva, in attesa del processo nel quale si difenderanno dall’accusa di traffico di droga.

La motivazione della sentenza

Payne, allora trentunenne, era precipitato dal balcone della sua stanza d’albergo lo scorso ottobre. Nel corso dei rilievi, la polizia aveva trovato nella sua stanza diverse droghe illegali e alcuni strumenti per assumerle. Secondo la sentenza della corte d’appello, arrivata mercoledì sera, Nores non aveva aiutato Payne a «procurarsi e a consumare alcol» e non avrebbe potuto fare nulla per evitare la morte dell’amico. Per Martin e Grassi, non c’è prova che abbiano agito in maniera «sprovveduta, sconsiderata o semplicemente negligente» nelle ore precedenti la morte del cantante.


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