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Va in ospedale per la gola infiammata, bimba di 3 anni muore di arresto cardiaco. Il caso a Taranto: indagati 12 tra medici e infermieri

21 Febbraio 2025 - 20:18 Ugo Milano
taranto bambina arresto cardiaco indagati medici infermieri
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La piccola Vittoria è deceduta il 12 febbraio, due settimane dopo il suo ingresso al pronto soccorso del Santissima Annunziata di Taranto. Mercoledì prossimo attesa l'autopsia

Era entrata in ospedale sana e senza patologie pregresse per un forte mal di gola, poi definito dall’equipe medica del Santissima Annunziata di Taranto come ascesso faringeo. Quindici giorni dopo Vittoria, una bimba di 3 anni, è morta per arresto cardiaco. Sono al momento dodici gli indagati tra medici e infermieri, iscritti nel registro dal pm Francesco Ciardo a seguito della denuncia presentata dalla famiglia della piccola. La procura di Taranto ha già disposto l’autopsia per tentare di chiarire a quali cure sia stata sottoposta la bimba e se queste abbiano avuto u effetto sul suo stato di salute.

Il mal di gola, l’arresto cardiaco e l’apertura del fascicolo

Erano stati i genitori a portare la piccola Vittoria all’ospedale San Pio di Castellaneta lo scorso 27 gennaio. Quel forte mal di gola era dovuto a un ascesso faringeo, questa la diagnosi dopo il trasferimento all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto. Il quadro clinico era peggiorato, probabilmente a causa di un’infezione, tanto da rendere necessario il consulto esterno di un infettivologo (ora tra gli indagati) dell’ospedale Giuseppe Moscati. Il 12 febbraio, poi, Vittoria è morta improvvisamente per un arresto cardiaco. La procura di Taranto apre un fascicolo dopo la denuncia dei genitori di Vittoria, secondo i quali la piccola «era un soggetto sano, senza patologie pregresse né patologie cardiache». Sono indagati 12 membri dell’equipe ospedaliera, tra cui otto medici dei reparti di Pediatria e Radiologia e due medici del reparto Otorinolaringoiatria.

Le indagini e l’autopsia

Immediato l’ordine del pm di sequestrare la cartella clinica e la documentazione relativa al percorso di cure a cui la bimba era stata sottoposta nei due ospedali. Ora l’esame autoptico, che sarà svolto dal medico legale Alberto Tortorella mercoledì 26 febbraio, tenterà di fare luce sulle eventuali mancanze nelle terapie e nel decorso ospedaliero e sulla correttezza dei protocolli medici. Gli accertamenti dovranno anche tentare di chiarire se ci sia stata o meno una diagnosi veloce e se una diversa terapia avrebbe potuto evitare il decesso della piccola.

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