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Sceglie di non lavorare perché ha la moglie milionaria, col divorzio al marito 3.500 euro di mantenimento: la decisione della Cassazione

22 Febbraio 2025 - 23:32 Ugo Milano
divorzio cassazione mantenimento
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I giudici hanno valutato il tenore di vita che l'uomo conduceva durante il matrimonio e hanno riconosciuto il diritto all'assegno di mantenimento dopo la separazione

Una sentenza della Corte di Cassazione ha riconosciuto a un marito un maxi assegno di divorzio mensile di ben 3.500 euro perché nel matrimonio con la moglie milionaria non aveva mai lavorato. La legge, d’altronde, è chiara: l’assegno di divorzio spetta a entrambi i coniugi, indipendentemente dal genere, purché sussistano determinate condizioni. L’assegno di divorzio, infatti, non viene attribuito in modo automatico, ma solo quando esiste un forte squilibrio economico tra i due ex coniugi e quando questo squilibrio è riconducibile a sacrifici fatti dal coniuge economicamente più debole durante il matrimonio o all’impossibilità, dopo il divorzio, di condurre un’esistenza dignitosa.

Il marito che non lavorerà mai

In questo caso specifico, ricostruisce la Repubblica, il marito, pur essendo laureato in giurisprudenza, aveva scelto, con l’accordo della moglie, di non lavorare per vent’anni. Al momento del divorzio, l’uomo si è trovato senza un reddito e senza la possibilità concreta di reinserirsi nel mercato del lavoro a causa dell’età avanzata e del lungo periodo di inattività professionale. La sentenza ha fatto discutere. Tuttavia, la Cassazione ha valutato non solo il fabbisogno dell’ex marito in termini di sopravvivenza, ma anche il tenore di vita che aveva condotto durante il matrimonio e il fatto che la moglie fosse milionaria. La cifra, peraltro, è soggetta a tassazione, riducendosi in concreto a circa 2.500 euro netti al mese.

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