Elezioni Federali Germania 2025: come funziona il sistema elettorale e come si vota
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Domani, domenica 23 febbraio, i cittadini tedeschi si recheranno alle urne per rinnovare la composizione del Bundestag, il parlamento federale tedesco. Il voto, inizialmente previsto in autunno, alla normale scadenza della legislatura, è stato anticipato a seguito della sfiducia al cancelliere uscente Olaf Scholz. Epilogo formale di una crisi interna alla coalizione di governo (socialdemocratici, Verdi e liberali) esplosa a novembre dopo l’uscita del partito liberale democratico (Fdp) e il licenziamento del leader Christian Lindner. Che aveva avanzato alcune richieste, in particolare sulla legge di bilancio, ritenute irricevibili dagli alleati. Da allora Scholz ha guidato un governo di minoranza insieme ai Verdi, senza avere più i numeri in parlamento per far approvare le leggi. Quella di domenica sarà quindi una tornata elettorale importante e cruciale per risollevare le sorti del Paese, in crisi dal punto di vista economico (la Germania è in recessione per il secondo anno consecutivo e rischia di esserlo anche per il terzo) e politico (il partito di estrema destra Alternative für Deutschland continua a crescere). I seggi chiuderanno alle 18, con i primi exit poll attesi subito dopo. Ma come funzionano le elezioni in Germania?
I principali partiti e il probabile cancelliere
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Sono sette i principali partiti che concorrono alle elezioni. Oltre ai socialdemocratici (Spd) di Scholz, i verdi di Robert Habeck e Annalena Baerbock e i liberali guidati da Christian Lindner che facevano parte della «coalizione semaforo» al governo, al voto di domenica parteciperanno i conservatori della Cdu/Csu di Friedrich Merz; la formazione di estrema sinistra Die Linke, la sua ala scissionista guidata da Sahra Wagenknecht (Bündnis Sahra Wagenknecht) e la discussa Alternative für Deutschland (AfD), partito di estrema destra.
Sono quattro i principali candidati cancellieri: l’uscente Scholz per i socialdemocratici, per Cdu/Csu Friedrich Merz, l’attuale vice cancelliere Robert Habeck per i verdi e, per la prima volta, la leader di un partito di ultradestra, Alice Weidel. Stando alle ultime rilevazioni, sembra essere arrivato il momento di Merz. È lui, lo storico rivale di Angela Merkel, il più probabile successore di Scholz alla cancelleria. Da quando ha assunto la guida del partito nel gennaio 2022, il leader della Cdu – esponente dell’ala conservatrice del partito e a favore di politiche restrittive sull’immigrazione – ha voluto porre fine agli anni di centrismo dell’ex cancelliera.
Il sistema elettorale e la soglia di sbarramento al 5%
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La Germania ha un sistema elettorale misto tra maggioritario e proporzionale. Che consente di garantire rappresentatività politica e un legame diretto tra elettori ed eletti. Ogni avente diritto al voto (circa 61 milioni) ha una sola scheda sulla quale può esprimere due voti diversi: il primo (Erststimme) è quello maggioritario con cui i cittadini tedeschi eleggono direttamente un proprio rappresentante nei collegi uninominali. Il candidato più votato di ciascuna circoscrizione entra al Bundestag (Direktmandat, mandato diretto). La seconda votazione (Zweitstimme) assegna, invece, i seggi in proporzione a quanti voti un partito politico, i cui candidati sono fissati su una lista per ciascun Land, ha ricevuto. In sintesi, la votazione proporzionale – che è quella decisiva per la maggioranza al parlamento – determina la quota di seggi spettante a ciascuna forza politica. A questi seggi si aggiungono poi quelli vinti dai partiti nei collegi uninominali. Per poter accedere al parlamento tedesco le forze politiche devono superare la soglia di sbarramento del 5% o vincere almeno tre seggi uninominali. Se nessun partito ottiene la maggioranza assoluta, come solitamente accade, iniziano i cosiddetti colloqui esplorativi per formare una coalizione, che eleggerà il futuro cancelliere federale.
La riforma elettorale del 2023
Attualmente al parlamento tedesco ci sono 733 seggi. Nel marzo del 2023, su proposta della coalizione di governo, il Bundestag ha approvato una riforma elettorale che ha fissato il numero massimo di deputati a 630, 299 assegnati nei collegi uninominali e 331 dalle liste di partito. Prima dell’approvazione della riforma, la legge tedesca stabiliva soltanto un numero minimo, ovvero 598 parlamentari, che poteva arrivare a 900 a seconda del risultato delle elezioni. La ragione era legata ai cosiddetti seggi “in eccesso” (Überhangsmandate), accordati quando un partito guadagnava attraverso i mandati diretti (primo voto) un numero più alto di deputati rispetto a quello che prevederebbe la percentuale raccolta mediante il secondo voto. In tal caso, le altre forze politiche ottenevano altri seggi per ristabilire la giusta proporzione.
Sondaggi e scenari
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L’Unione cristiano democratica (Cdu) di centrodestra e i socialdemocratici (Spd), al potere dal 2021, sono i due principali partiti della Germania. Da alcuni anni, la terza forza politica più importante del Paese è AfD. Per le sue posizioni estreme – euroscettiche, xenofobe e anti-migranti – è stata però esclusa dai governi statali e regionali, anche in Turingia e Sassonia dove ha guadagnato il 30% dei consensi nel 2024. Ma il cosiddetto «cordone sanitario», il rifiuto dei partiti di formare coalizioni con l’estrema destra, è stato messo in discussione a fine gennaio, quando Merz (Cdu) ha scelto di appoggiarsi sui parlamentari di AfD pur di far passare una mozione (non vincolante), e una proposta di legge (poi bocciata dal Bundestag) contro i migranti.
Secondo l’ultimo sondaggio di Politico del 17 febbraio, Cdu/Csu si attesterebbero al 29% seguiti da Afd al 21%, che diventerebbe il secondo partito del Paese, Spd al 16 e i Verdi al 13%; la sinistra – che sta registrando un’impennata di consensi dell’ultimo minuto – al 7%, Bsw al 5 e, infine, i liberali al 4%. Circa un quinto degli elettori – stando alla rilevazione di YouGov per German Press Agency, non ha ancora deciso per chi votare. Fare previsioni sulla coalizione che governerà la Germania non è affatto semplice: tutte le principali forze politiche hanno dichiarato che non si alleeranno con AfD. Sulla base delle proiezioni attuali, la Cdu di Merz – primo partito nei sondaggi – potrebbe formare una coalizione con i socialdemocratici di Scholz o coi Verdi. «Voglio assicurarmi strategicamente che abbiamo almeno due opzioni, e che ne serva solo una», ha detto il leder dei conservatori durante il dibattito televisivo di domenica 16 febbraio tra i quattro principali candidati cancellieri. Quanto alle opzioni, ha aggiunto: «Forse i socialdemocratici, forse i Verdi». Ma il numero di seggi assegnati in Parlamento potrebbe cambiare molto in base ai risultati ottenuti da Die Linke, Bsw e Fdp.
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Foto copertina: ANSA / MICHAEL KAPPELER / POOL | Il cancelliere tedesco Olaf Scholz (SPD) e il suo rivale conservatore, Friedrich Merz (CDU) durante l’ultimo dibattito televisivo prima delle elezioni, 19 febbraio 2025