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Russia, Zakharova attacca ancora Mattarella: «10mila italiani hanno firmato contro di lui». E poi canta Bella Ciao – Il video

22 Febbraio 2025 - 21:13 Alba Romano
zhakarova-giornalista-italiano-petizione-russia-italia
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La petizione online contro il presidente della Repubblica italiano è stata promossa dal giornalista filorusso Vincenzo Lorusso

«Un giornalista italiano ha depositato le prime 10.000 firme dei suoi connazionali per una petizione che condanna le dichiarazioni blasfeme del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in cui equipara la Russia al Terzo Reich». Lo scrive su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova, postando un video dell’incontro con «Vincenzo Lorusso», giornalista filo-russo «che vive nel Lugansk e racconta la vita nel Donbass», scrive la Tass. «Più di 20mila persone hanno già firmato le scuse alla Federazione Russa e a tutto il popolo russo – dice Zakharova -. A differenza di alcuni dei suoi leader, l’Italia e la gente comune italiana ricordano molto bene l’impresa dell’Unione Sovietica e il colossale contributo dei suoi popoli alla Vittoria. Ricordano anche il loro potente movimento partigiano, al quale, tra l’altro, parteciparono attivamente migliaia di eroi sovietici che combatterono contro il fascismo fianco a fianco con i loro compagni italiani», conclude. Nel video si vede prima la consegna delle firme e poi, quasi alla fine, la portavoce russa e il giornalista intonano la canzone “Bella Ciao”. 

La petizione, le parole di Mattarella e le accuse di Mosca

Lorusso aveva promosso una petizione online contro l’intervento di Mattarella che, secondo le accuse del Cremlino, avrebbe paragonato la Russia al Terzo Reich. Dopo il discorso del 5 febbraio scorso, Zakharova si era scagliata contro il Capo dello Stato italiano in due diverse occasioni: la prima il 14 febbraio, in cui definiva le parole di Mattarella «invenzioni blasfeme»; la seconda il 17 febbraio, in cui annunciava «conseguenze» non ulteriormente specificate. Il primo commento di Mattarella era arrivato il giorno seguente all’ultima critica di Mosca: «La Russia torni a rispettare la sovranità di ogni Stato», aveva detto il presidente italiano. In seguito alle critiche del Cremlino l’Italia è stata oggetto di prolungati attacchi informatici ai siti di istituzioni e grandi aziende che costituiscono, per esplicita dichiarazione del gruppo di hacker filorussi che li ha scagliati, una rappresaglia per le parole del presidente della Repubblica.

Chi è il giornalista filorusso Vincenzo Lorusso

«Giornalista dell’agenzia di stampa International Reporters e autore del canale telegram Donbass Italia». Così, Maria Zakharova definisce Vincenzo Lorusso; mentre l’agenzia Tass lo descrive come un «giornalista e attivista italiano che vive a Lugansk e racconta la vita nel Donbass». Dai post su X emerge il chiaro orientamento filo-russo di Lorusso, che ad esempio ha salutato con favore quando Putin «ha riconosciuto la sovranità e l’indipendenza della Repubblica Popolare di Lugansk», poi annessa alla Federazione Russa insieme al Donetsk e ad altre regioni ucraine. La sua pagina rimanda anche a un sito web che fa «informazione indipendente e senza censura su Russia e Donbass», scrive Lorusso.

In copertina: un frame del filmato pubblicato sul canale Telegram della portavoce del ministero degli Esteri russo

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