Il ricatto Usa a Zelensky sull’accordo delle terre rare, il ruolo di Musk: «Stacchiamo internet di Starlink se non accetta»
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Cresce la pressione degli Stati Uniti sull’Ucraina per il possibile accordo sullo sfruttamento delle risorse minerarie ucraine, anche con la minaccia di sospendere il servizio satellitare Starlink, cruciale per le comunicazioni di Kiev. Secondo quanto rivelato in esclusiva da tre funzionari informati a Reuters, i negoziatori statunitensi hanno sollevato la possibilità di interrompere l’accesso del Paese al sistema Starlink, gestito dalla compagnia SpaceX di Elon Musk. E dietro la minaccia ci sarebbe il rifiuto del governo ucraino di firmare un accordo che prevede concessioni sullo sfruttamento delle risorse minerarie ucraine, in particolare delle terre rare. Starlink ha giocato un ruolo determinante durante la guerra in Ucraina, garantendo la connettività delle forze armate e supportando la popolazione civile nelle comunicazioni. Per Kiev, perdere l’accesso a questo sistema rappresenterebbe un colpo durissimo, compromettendo non solo le operazioni militari, ma anche la gestione quotidiana della crisi, compreso il contatto tra le istituzioni e i cittadini. Per questo, Zelensky si è detto non disponibile a firmare un accordo del genere.
La proposta degli Usa
L’amministrazione americana sta cercando di rafforzare la propria influenza economica e strategica nella regione, attraverso un accordo che concederebbe loro il diritto di sfruttamento di alcune risorse minerarie essenziali in Ucraina. La proposta si concentra su risorse strategiche, come le terre rare, che sono cruciali per la produzione di tecnologie avanzate, componenti elettronici e armamenti moderni. La possibilità di acquisire diritti su questi minerali rappresenterebbe una mossa per garantire ancora più potere negli attuali assetti globali e sicurezza economica degli Stati Uniti. Secondo le fonti, la minaccia di interrompere Starlink è stata sollevata dopo che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha rifiutato la proposta avanzata da Scott Bessent, Segretario del Tesoro americano.
Il rifiuto di Zelensky
La reazione di Zelensky riflette una diffidenza sulle garanzie di sicurezza offerte dagli Stati Uniti. Le condizioni imposte, secondo fonti vicine al governo ucraino, sono percepite come severe e inadeguate, mettendo in dubbio la capacità degli Stati Uniti di proteggere veramente la sovranità ucraina in futuro. Il tema delle terre rare è al centro del conflitto, poiché la domanda globale per questi minerali è in costante crescita, in particolare per i settori tecnologici e militari. In questo scenario, l’Ucraina rappresenta una risorsa strategica, ma il governo di Kiev non sembra disposto a cedere senza garanzie concrete di supporto e protezione. «L’accordo non è ancora pronto per la firma, ci sono una serie di ostacoli problematici e il presidente non è disposto a firmarlo nella forma attuale della bozza», riferisce una fonte informata. «La bozza di accordo non rispecchia un’intesa fra partner ma contiene solo un impegno unilaterale da parte dell’Ucraina», aggiunge.
Le conseguenze di una possibile interruzione di Starlink
La possibile interruzione del servizio Starlink sarebbe «un duro colpo» per l’Ucraina. Perdere l’accesso a un sistema satellitare così essenziale comprometterebbe il flusso di informazioni, tanto per le operazioni sul campo quanto per la gestione della popolazione civile. Starlink ha consentito all’Ucraina di mantenere la comunicazione tra le forze armate e con la popolazione, senza contare l’importanza strategica in un conflitto che vede una lotta anche nella sfera cyber.