Morto Gianni Pettenati, il cantante del tormentone «Bandiera gialla» aveva 79 anni


Il mondo della musica è in lutto. Gianni Pettenati, autore del tormentone Bandiera Gialla è morto all’età di 79 anni nel sua casa di Albenga, in provincia di Savona. L’annuncio della scomparsa, avvenuta nella notte, è stato dato dalla figlia Maria Laura con un post sui social: «Nella propria casa, come voleva lui, con i suoi affetti vicino, con l’amore dei suoi figli Maria Laura, Samuela e Gianlorenzo e l’adorato gatto Cipria, dopo una lunga ed estenuante malattia, ci ha lasciato papà. Non abbiamo mai smesso di amarti. Ti abbracciamo forte. Le esequie si terranno in forma strettamente riservata».
La lunga carriera di Pettenati
Cantante e critico musicale, classe 1945, Gianni Pettenati debutta nel 1965, vincendo il Festival di Bellaria. Si unisce al gruppo Juniors nel 1966 e, accompagnato dalla stessa band, incide il suo primo 45 giri, una cover di Like a Rolling Stone di Bob Dylan intitolata Come una pietra che rotola. Risale invece al 1966 la canzone-simbolo della musica italiana negli anni Sessanta Bandiera gialla, versione italiana di The Pied Piper del gruppo pop inglese Crispian St.Peters, che consacrerà il suo successo. Nello stesso anno anche Patty Pravo incide il brano in lingua originale, come lato B del singolo Ragazzo Triste per la promozione del celebre locale “Piper club” di Roma.
Nel 1967 Pettenati partecipa a lFestival di Sanremo con La rivoluzione, a Un disco per l’estate con Io credo in te, al Cantagiro con Un cavallo e una testa (scritta da Paolo Conte) e a Scala Reale sul Canale Nazionale della Rai in squadra con il vincitore di quell’anno, Claudio Villa, e con Iva Zanicchi, battendo Gianni Morandi, Sandie Shaw e Dino. Nel 1968 entra in finale con Antoine alla kermesse canora con La Tramontana. Seguono altri brani come Caldo caldo, Cin cin e I tuoi capricci. Nel 2019 era stata concessa al cantante ligure la legge Bacchelli che prevede un assegno vitalizio di 24mila euro annui a favore di cittadini illustri, con meriti in diversi campi, che versino in stato di particolare necessità.