Ultime notizie Elon MuskLucio CorsiPapa Francesco
Festival di SanremoMahmoodMusicaSuoni e Visioni

Sanremo non finisce mai: bravissimo Brunori, pure Mahmood invecchia, malino Gabbani – Le recensioni delle nuove uscite della settimana

23 Febbraio 2025 - 19:15 Gabriele Fazio
Brunori SaS – L’albero delle noci

Brunori SaS – L’albero delle noci

Vederlo lì, sul podio, dove nessuno si aspettava di vederlo, per una nostra oggettiva scarsa fiducia nei gusti del pubblico generalista, solitamente assai disattento, ci ha lasciato una grande speranza nel cuore. Così si spera che L’albero delle noci (canzone) possa convincere più persone possibili ad ascoltare L’albero delle noci (disco), perché si tratta di una bellissima opera che ci consegna finalmente il Brunori SaS che aspettavamo da tempo. Non che il cantautore calabrese avesse mai ceduto alla non poesia, anzi, nelle ultime uscite aveva proprio esagerato: seppur mai insincero, era andato oltre fino a sfiorare quasi l’assunzione a ruolo di santone, immergendosi a piè pari in un terreno assai mollaccioso, perdendo un certo contatto dalla realtà. I cantautori, per l’amor di Dio almeno loro, invece devono rimanere con i piedi ben piantati nella terra, perché poi con la loro poetica devono renderci questo boccone di vita meno amaro. Eccoci allora a L’albero delle noci, un disco splendido, in cui Brunori, forse anche grazie alla collaborazione con Riccardo Sinigallia, trova un equilibrio tra quella sua meravigliosa forma di narrazione così terrena e la propensione alla poetica più alta, più autentica, anche quando più complessa. Per cui a pezzi come Per non perdere noi, La vita com’è, La ghigliottina e la title track L’albero delle noci, in cui Brunori sguazza nella propria grandezza letteraria, la sua capacità di patinare la realtà, si alternano altri come Pomeriggi catastrofici, Il morso di Tyson, Fin’ara luna, Più acqua che fuoco, Luna nera e Guardia giurata, in cui la realtà è raccontata in maniera più schietta, più diretta, pungendo come ai bei tempi di Kurt Cobain, Arrivederci tristezza e Guardia ’82, canzoni che mettevano all’angolo la tua nostalgia, che ti abbracciavano forte, capaci di indorare anche il dolore più acuto. Per questo chi conosce Brunori lo ama con cotanta passione, perché è uno che con le sue canzoni è capace di migliorare il mondo. Per dire, con brani come Fin’ara luna, Luna nera e Guardia giurata, il sole scalda di più, i colori sono più vivaci, il cuore ti si riempie di speranza. La speranza, appunto, che quel podio inviti, spinga, costringa le major a proporci sempre più Brunori SaS.