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Papa Francesco sottoposto a nuovi esami, dal Vaticano cauto ottimismo: «Notte tranquilla, ha superato la crisi di ieri»

23 Febbraio 2025 - 12:12 Alba Romano
papa francesco polmonite bilaterale rinuncia soglio dimissioni situazione critica
papa francesco polmonite bilaterale rinuncia soglio dimissioni situazione critica
La Santa Sede sottolinea che il Pontefice «ha riposato» dopo le difficoltà della giornata di sabato. Alle 19 il nuovo bollettino

I fedeli cattolici ed il mondo intero sono col fiato sospeso in queste ore per la salute di Papa Francesco, il Pontefice ricoverato da nove giorni all’ospedale Gemelli di Roma, le cui condizioni si sono aggravate ieri. Questa mattina la Santa Sede ha fatto filtrare solo una stringatissima nota per informare che «la notte è trascorsa tranquilla» e «il Papa ha riposato». Più tardi però fonti vaticane hanno fatto filtrare ulteriori note di ottimismo. La crisi emergenziale che ieri ha subito il Papa Francesco «oggi è sostanzialmente rientrata, come emerge anche dal fatto che abbia trascorso una notte tranquilla» si sottolinea. Pur mantenendo tutte le necessarie cautele, anche considerato che sono tuttora applicati i “naselli” per la somministrazione di ossigeno ad altri flussi, che lo aiutano nella respirazione. A sciogliere del tutto i nodi, comunque, saranno gli esiti dei nuovi esami clinici cui Bergoglio è stato sottoposto questa mattina, in base ai risultati dei quali questa sera alle 19 verrà diffuso un nuovo aggiornamento medico.

Pesa ancora come un macigno, in questa domenica di speranze e timori, il bollettino che ieri sera ha informato senza sconti sul peggioramento delle condizioni del Pontefice. Sabato mattina, ha fatto sapere il Vaticano, Bergoglio ha avuto una «crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l’applicazione di ossigeno ad alti flussi. Gli esami del sangue hanno inoltre evidenziato una piastrinopenia, associata ad un’anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni». Una complicazione del quadro clinico che ha reso necessaria considerare ora la prognosi sul Pontefice riservata. Che Papa Francesco «non sia fuori pericolo», d’altronde, lo aveva già spiegato venerdì il prof. Sergio Alfieri che ha in cura il Pontefice al Gemelli di Roma, dove è ricoverato dal 14 febbraio per via di un’infezione polimicrobica alle vie respiratorie divenuta poi una polmonite bilaterale. Intanto stmattina a presiedere la messa nella Basilica vaticana in occasione del Giubileo dei diaconi, come previsto, è stato monsignor Rino Fisichella. Prima di leggere l’omelia preparata dal Papa, il pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione ha invitato alla preghiera: «Papa Francesco, benché in un letto d’ospedale, lo sentiamo vicino a noi, presente in mezzo a noi. Questo ci obbliga a rendere ancora più forte e più intensa la nostra preghiera perché il Signore lo assista nel momento della prova e della malattia».

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