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Catania, litiga con la moglie ed evade dai domiciliari: «Portatemi da mia madre, vi prego»

24 Febbraio 2025 - 23:23 Ugo Milano
catania litiga moglie evade domiciliari madre
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L'uomo, un 37enne di Catania, è stato arrestato dopo essersi staccato il braccialetto elettronico. Secondo quanto ha raccontato agli agenti «era stanco di vivere con moglie e figli»

Il braccialetto elettronico staccato dalla caviglia e la fuga da casa, nel disperato tentativo di fuggire alla moglie e ai figli. «Sono stanco di vivere con loro», avrebbe tentato di spiegare un 37enne di Catania alle forze dell’ordine, che lo avevano rintracciato dopo un breve tentativo di fuga. L’allontanamento dall’appartamento sarebbe avvenuto in seguito a una lite con la compagna, che avrebbe reso irrespirabile l’aria di casa. Ecco allora la proposta disperata con gli agenti: «Portatemi da mia madre». Una trattativa destinata inevitabilmente a fallire.

La lite con la moglie e la fuga

Una condanna alla detenzione domiciliare in tutti i sensi, quella del 37enne. “Costretto” a vivere e convivere con la moglie e con i figli, e soprattutto con il fastidioso ostacolo del braccialetto elettronico che gli impediva di sbollire dopo le liti con la più classica delle passeggiate lontano dalle mura domestiche. O, per dirne un’altra, di confrontarsi di persona con la madre. Proprio per questo – secondo quanto ha raccontato lui stesso – l’uomo aveva deciso di evadere dai domiciliari staccandosi il braccialetto. L’alert scattato immediatamente sugli schermi della centrale operativa ha permesso alle forze dell’ordine di recarsi in pochi minuti nella sua abitazione, dove però gli agenti hanno trovato solo la moglie dell’uomo. Il 37enne è stato poi rintracciato a dieci minuti da casa, mentre – a suo dire – tentava di raggiungere l’abitazione della madre.

La proposta agli agenti: «Sconto la pena da mia madre»

Fallita la fuga dalla prigione casalinga, l’uomo ha improvvisato una trattativa per ottenere un cambio di “cella”: non più il suo appartamento ma quello della madre. Una proposta accompagnata dalla rassicurazione di non aver mai voluto evitare la condanna, ma di aver solo cercato di scontare altrove il resto della pena. Dopo l’arresto, però, i militari hanno ripristinato la misura dei domiciliari nella stessa casa da cui lui era scappato. L’uomo sembra dunque non poter avere nemmeno un’ora di pace lontano da quelle persone che tanto lo «stancano».

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