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Papa Francesco, il cappellano del Gemelli: «È l’ora della speranza contro ogni speranza». Fonti vaticane: «È di buonumore, non ha dolori»

24 Febbraio 2025 - 14:15 Ugo Milano
papa francesco
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Dopo la crisi respiratoria e la lieve insufficienza renale, il Pontefice ha trascorso una notte di riposo. Resta il rischio di una sepsi, che per Bergoglio comporterebbe un problema difficile da superare

Riposato e di buon umore. Così fonti vaticane descrivono lo stato di salute e psicologico di Papa Francesco, dopo dieci giorni di ricovero al Policlinico Gemelli per una crisi respiratoria degenerata poi in polmonite bilaterale. Un quadro clinico che apre a un cauto ottimismo in attesa del bollettino ufficiale. Una speranza per il futuro a cui si appella il cappellano del Gemelli, don Nunzio Corrao. «In questo momento vorrei che chiedessimo la stessa fede di Abramo, la “spes contra spem“, la speranza contro ogni speranza», ha detto il sacerdote guidando la preghiera durante l’adorazione eucaristica per il Pontefice. La citazione è alla lettera ai Romani di San Paolo (Rm 4,18) che ricorda l’esempio del profeta Abramo raccontato nella Bibbia, con l’annuncio di un figlio nonostante la sua età e la sterilità della moglie.

Il bollettino di Papa Francesco

Nel bollettino mattutino veniva comunicato che «la notte è trascorsa bene, il Papa ha dormito e sta riposando». Secondo le fonti vaticane, «si è svegliato e sta proseguendo le terapie, l’umore è buono, si nutre normalmente» e «non ha dolori». Una precisazione riguardo alla sofferenza di cui si era parlato sabato, legata alla difficile giornata a causa delle crisi respiratorie del Santo Padre.

Come sta Papa Francesco

Nel weekend le sue condizioni hanno subito un peggioramento, tale da richiedere trasfusioni di sangue. Nella giornata di domenica, nel bollettino delle 19, veniva spiegato che le condizioni rimangono critiche e che «alcuni esami sanguigni dimostrano una iniziale, lieve, insufficienza renale, allo stato sotto controllo». Un quadro che rendeva necessario l’ossigenoterapia ad alti flussi, anche per evitare il peggioramento della situazione. Tra i rischi di un aggravamento, c’è quello di una setticemia e di un allargamento dell’infezione ad altri organi, a causa dell’indebolimento generale.

Il desiderio di pace del Papa

«Accogliamo i tanti inviti che il Papa ci fa continuamente a non ritardare gli inviti del Signore a spingersi sulle frontiere dell’annuncio del Vangelo, che oggi si esprime nel desiderio di pace che alberga nel cuore del Papa. Io sono certo che il Papa finalizza anche questo suo momento di sofferenza chiedendo al Signore la pace dopo tre anni guerra in Europa ma anche in Medio Oriente e non dimentichiamo anche tutte le altre guerre», ha detto in preghiera il cappellano del Gemelli don Nunzio Corrao.

Gemelli in preghiera, rosari in piazza San Pietro

Il Policlinico Gemelli ha annunciato di aver accolto l’appello dei Vescovi a intensificare la preghiera per una pronta guarigione del Pontefice, organizzando presso la Cappella San Giovanni Paolo II, situata nella Hall dell’Ospedale, la mattina ci svolgerà un’ora di adorazione dalle 12.00 alle 13.00 a cui farà seguito la Santa Messa d’orario delle ore 13.05. E i momenti di preghiera non mancano neanche in piazza San Pietro, dove ci sarà lunedì sera dalle 21 la recita del rosario coordinata dal cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin. Una iniziativa che verrà replicata anche nei prossimi giorni, ogni sera.

Le nomina a vescovi

Nel frattempo, Papa Francesco continua ad amministrare i suoi uffici. È di queste ore la nomina a vescovo della Diocesi di Trivento, provincia di Campobasso, di monsignor Camillo Cibotti, vescovo della Diocesi di Isernia-Venafro. Vengono così unite le due sedi «in persona Episcopi». Battocchio succede a mons. Corrado Pizziolo, di cui il Papa ha accettato le dimissioni il 30 dicembre scorso, e che è attualmente in missione in Brasile. Nato nel 1962 a Bassano del Grappa (Vicenza), Battocchio è entrato in seminario dopo la maturità classica, e ordinato prete nel 1987. Nel 2003 ha conseguito il dottorato in teologia alla Gregoriana a Roma. Dal 2013 al 2018 è stato vice direttore della facoltà teologica del Triveneto e dal maggio del 2018 direttore del ciclo di specializzazione. A Padova dal 2004 al 2013 era stato direttore della biblioteca vescovile e socio effettivo dell’Accademia Galileiana. Il Pontefice ha nominato anche Eloy Alberto Santiago Santiago a San Cristóbal de la Laguna, Tenerife e Joaquim Giovani Mol Guimarães come vescovo coadiutore della diocesi di Santos in Brasile.

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