Partorisce in viaggio studio e lancia il neonato dalla finestra dell’hotel, l’orrore a Parigi: arrestata una studentessa americana
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Prima il parto nella camera d’albergo a Parigi, poi la decisione di gettare dalla finestra il neonato con il cordone ombelicale ancora attaccato. Il piccolo non è sopravvissuto alla caduta, nonostante il tempestivo intervento dei soccorsi allertati da alcuni passanti. Una studentessa americana di 18 anni, in viaggio di studio in Europa insieme ai suoi compagni, è stata arrestata all’alba di oggi, lunedì 24 febbraio, con l’accusa di «omicidio di un minore di 15 anni». Si trova attualmente in ospedale per ricevere le cure necessarie ed evitare che le sue condizioni si aggravino. Secondo quanto riferisce Le Parisien, la polizia della capitale francese starebbe vagliando l’ipotesi di una «negazione della gravidanza».
Le urla, il cordone ombelicale e l’intervento dei passanti
Sono le 6 di mattina di lunedì 24 febbraio quando lungo rue des Réglises, nel 20esimo arrondissement di Parigi a due passi da Piazza della Bastiglia, alcuni passanti sentono delle urla provenire dal secondo piano dell’hotel Ibis Style. Di lì a poco una studentessa 18enne getta giù un neonato, con il cordone ombelicale ancora attaccato. Si schianta sul marciapiede, perdendo la vita. I soccorsi e le forze dell’ordine vengono allertate immediatamente ma non c’è più nulla da fare. Inutile anche il tentativo di salvarlo trasportandolo in codice rosso all’ospedale Robert-Debré.
Le cure alla giovane e le indagini in corso
Al momento, la polizia di Parigi ha aperto un’inchiesta per omicidio. La ragazza è stata subito fermata dagli agenti che, dopo aver appurato che il neonato era stato partorito poco prima nella camera di albergo, hanno disposto il trasferimento della giovane in ospedale. Qui la 18enne, in viaggio di studio, è stata sottoposta a un’operazione, resa necessaria dalle condizioni di emergenza in cui aveva dato alla luce il piccolo. Gli inquirenti stanno ancora tentando di far luce sull’accaduto, sia sulla dinamica sia – soprattutto – sulle motivazioni che avrebbero spinto la giovane a quel gesto. Una ricostruzione degli ultimi giorni potrebbe spiegare se la giovane soffra di problemi psicologici o se si tratti di un caso di «negazione della gravidanza», quando cioè la donna non è consapevole di essere incinta.