Ultime notizie Elon MuskLucio CorsiPapa Francesco
ESTERIInformazioneItaliaMoscaRussiaSergio Mattarella

«Galina Kocilova non condivide il pensiero di Mattarella»: firme false nella petizione filo-russa contro il presidente della Repubblica

24 Febbraio 2025 - 20:39 Ugo Milano
russia petizione sergio mattarella firme false
russia petizione sergio mattarella firme false
La protesta contro le parole del Capo di Stato, che avrebbe «equiparato la Russia al Terzo Reich», è stata promossa dal giornalista italiano e pro-Putin Lorusso, che ha disabilitato l’accesso alla lista dei firmatari (falsi)

Compaiono nomi non proprio italiani, e neppure di altre lingue, tra le prime 10mila firme – nel frattempo salite a quasi 30mila – della petizione contro le parole del presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, che avrebbe «equiparato la Russia al Terzo Reich». Da Galina Kocilova a Ciolanka Sbilenca fino a Vagina Quasinova, non mancano insomma gli “italiani celebri” che «non condividono il pensiero del presidente Mattarella», che «conoscono la storia e sanno il tremendo sacrificio di 27 milioni di sovietici». Con queste parole il giornalista filo-russo – e residente nella regione del Lugansk – Vincenzo Lorusso aveva consegnato cerimoniosamente nelle mani della portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, uno spesso blocco di fogli contenente proprio quelle tanto celebrate «10mila firme».

I nomi falsi e l’accesso (ora bloccato) alla lista dei firmatari

Il ricordo dei caduti dell’armata sovietica durante la Seconda guerra mondiale per salvare l’Italia dal fascismo, le lacrime di Zakharova e l’intonazione – in duetto con Lorusso – di “Bella Ciao”. Un suggello di emotività e memoria che doveva seppellire una volta per tutte i presunti attacchi del presidente della Repubblica italiana. Almeno negli occhi e nelle idee del Ministero degli Esteri russo, che non aveva risparmiato aspre critiche (e attacchi hacker prolungati) nei confronti del Quirinale. È bastato però fare una rapida visita alla pagina dei firmatari della petizione – come si evince sui social – per aprire il vaso di Pandora e trovarsi di fronte a una vastità di nomi inequivocabilmente falsi. E che suonano come una grande presa in giro, soprattutto se confrontati con il tono solenne del dialogo tra Zakharova e Lorusso. Inutile dire che se dal web il giornalista filo-russo sperava di raccogliere supporto per il Cremlino, in mano non gli è rimasto che un mucchio di fogli pieno di nomi falsi. L’accesso alla pagina dei nomi dei firmatari ora è bloccato: «L’autore della petizione non ha deciso di visualizzare pubblicamente le firme su questa pagina web», si legge.

Articoli di ESTERI più letti
leggi anche