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Putin rilancia con Trump: «Le terre rare? Altro che Ucraina, te le vendiamo noi»

25 Febbraio 2025 - 14:03 Antonio Di Noto
russia vladimir putin
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La Russia punta a togliere a Kiev anche la leva dell'accordo commerciale in gestazione. E tesse le lodi degli Usa per il voto Onu

Lascia perdere l’Ucraina, le terre rare te le dò io. È questo il senso del messaggio che il presidente russo Vladimir Putin rivolge oggi al suo omologo statunitense Donald Trump. Fino a questo momento, l’accordo per le terre rare, che l’inquilino della Casa Bianca pretende da Kiev in cambio degli aiuti statunitensi all’Ucraina, è andato avanti a rilento, con l’evidente riluttanza di Volodymyr Zelensky a piegarsi al volere di Trump, che a sua volta sta platealmente spingendo, fianco a fianco alla Russia, affinché il presidente ucraino venga destituito e il cessate il fuoco in Ucraina possa arrivare il prima possibile, a discapito delle rivendicazioni del Paese invaso.

La Russia vuole dare le terre rare agli Usa (anche quelle ucraine)

In quella che sembra un’ulteriore mossa della Russia per rafforzare il rapporto con gli Stati Uniti, togliendo per giunta all’Ucraina l’unica leva che le è rimasta, è arrivata lunedì mattina l’offerta di Putin. Mosca si dice pronta a vendere le terre rare – comprese quelle estratte dai territori ucraini occupati – alle compagnie americane. «Siamo pronti a lavorare con i nostri partner, compresi gli americani», ha detto Putin, aggiungendo che la Russia potrebbe riprendere a vendere alluminio agli Stati Uniti. «Senza dubbio, ci tengo a sottolineare, abbiamo molte più risorse di questo tipo rispetto all’Ucraina», ha aggiunto il presidente russo. Meno di due ore prima dell’intervento di Putin, Trump aveva dichiarato che ci sarebbero state «importanti transazioni con la Russia destinate allo sviluppo economico». Secondo i dati dello US Geological Survey, la Russia detiene la quinta riserva più grande al mondo di terre rare, dopo Cina, Brasile, India e Australia.

Peskov tesse le lodi di Trump

Nelle scorse ore è arrivato anche il plauso della Russia per la decisione degli Usa di schierarsi contro gli emendamenti europei alla risoluzione approvata ieri dall’Onu. Il testo proposto dagli Usa per la pace in Ucraina non fa riferimento alla sovranità e alla integrità territoriale di Kiev. «Gli Stati Uniti stanno assumendo una posizione molto più equilibrata, il che aiuta davvero gli sforzi volti a risolvere il conflitto intorno all’Ucraina», ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Il portavoce ha auspicato che «in base ai risultati dei contatti tra europei e americani» anche l’Europa «in qualche modo graviterà verso un maggiore equilibrio».

No comment sui peacekeeper europei

Peskov non ha invece commentato l’affermazione del presidente americano Donald Trump secondo cui Putin sarebbe pronto ad accettare lo schieramento di peacekeeper di Paesi europei in Ucraina. Il portavoce non ha commentato, limitandosi a citare il ministro degli Esteri Sergej Lavrov, che lo scorso 18 febbraio aveva giudicato «inaccettabile» una missione per il mantenimento della pace che prevedesse lo schieramento di soldati Nato in Ucraina.

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