Il presidente del Molise Roberti indagato per corruzione con la moglie in un’inchiesta della Dda


Francesco Roberti, governatore del Molise è indagato per corruzione. Il suo nome è finito in un’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Campobasso in cui ci sono 47 indagati. Nei giorni scorsi è arrivato l’avviso di conclusione indagine. Roberti, iscritto a Forza Italia, ha confermato l’indagine dopo le voci insistenti su un suo coinvolgimento circolate nelle ultime ore. Con lui è indagata anche la moglie Elvira Gasbarro. L’indagine riguarda assunzioni, appalti, denaro. «La vicenda in questione non riguarda il mio ruolo da Presidente della Giunta Regionale del Molise, è per attività precedenti alla mia elezione. Mi preme precisare come da parte mia ci siano stati sempre comportamenti corretti e rispettosi della legge», dice Roberti.
Il governatore
«Sono pronto a fornire alla magistratura tutte le necessarie informazioni utili a fare luce su ogni aspetto, affinché sia fatta piena chiarezza. Entro i 20 giorni previsti fornirò ogni dettaglio utile, per far sì che questa situazione possa risolversi rapidamente a conferma della correttezza del mio operato». Roberti, che è assistito dagli avvocati Mariano Prencipe e Michele Marone, ha chiesto di essere ascoltato «per ogni utile informazione finalizzata a chiudere questa situazione. Continuerò a svolgere il mio lavoro con la massima serietà e serenità. Come sempre, nutro piena fiducia nel lavoro della magistratura».
L’indagine
L’inchiesta riguarda un traffico di rifiuti tra la Puglia e il Molise. E il filone che riguarda lui e la moglie è relativo a una vicenda che intreccia assunzioni, appalti e denaro. Lo scrive Repubblica che ha anticipato la notizia e pubblica stralci dell’avviso di conclusione delle indagini. I fatti contestati risalgono al periodo che va dal 2020 al 2023 e chiamano in causa Roberti nella «sua triplice veste di presidente della provincia di Campobasso, ente competente per le autorizzazioni in materia di rifiuti”; “membro del consiglio generale della Cosib», il consorzio industriale, «nel cui ambito era ricompresa la società Energia pulita», e di sindaco di Termoli. Roberti era coprogettista delle pratiche presentate dalla società Energia pulita al comune di Termoli da lui stesso amministrato. E «accettava dal direttore tecnico della società denaro e altre utilità per sé e per la moglie». Secondo le indagini in cambio la Energia pulita avrebbe ottenuto diversi benefici.