Thomas Buffon nella nazionale ceca, Alena Seredova non si nasconde: «Speravo che accettasse. Ora deve impegnarsi il doppio, il cognome Buffon non perdona»
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Una scelta condivisa con mamma Alena Seredova e papà Gigi Buffon, così il 17enne Louis Thomas ha deciso di debuttare con la maglia della Repubblica Ceca. «Si è confidato con me e confrontato con suo padre», ha raccontato a La Stampa la modella ceca ormai da tempo separata dal portierone ex Nazionale e Juventus. E poi si è lasciata andare a un piccolo segreto: «L’ho lasciato libero di scegliere, anche se dentro di me speravo tanto che accettasse». E così è stato, dato che mercoledì 26 febbraio sono terminati i quattro giorni del primo ritiro per il figlio d’arte. Una scelta, hanno ribadito entrambi i genitori in interviste separate, in cui il giovane attaccante del Pisa è stato lasciato «completamente libero».
L’orgoglio della madre e il timore degli insulti: «Accanimenti stupidi contro un ragazzo»
«Sono orgogliosa di mio figlio, lo premetto», ha esordito Seredova. «L’ho visto come il primo traguardo importante dopo tutti i sacrifici che sta facendo, una specie di ciliegina sulla torta di questi primi passi nel calcio dei professionisti». A una ex compagna di un campione riconosciuto a livello globale, però, i rischi del mestiere sono ben noti. In particolar modo le critiche da fuori dal campo, che arrivano dagli spalti e dai social media. «So che è un tema che si presta a molte polemiche ed è l’unica cosa che non voglio né creare né alimentare». E in effetti le prime polemiche, inclementi, sono già arrivate. «Essere chiamato “raccomandato” è sgradevole, un accanimento stupido su un ragazzo così giovane». Ma non basta il consiglio da mamma di «non leggere quelle cattiverie», anche Seredova è consapevole che per reggere un nome pesante come quello di Buffon ci vuole ben altro. «Lo sa da sempre che avrebbe avuto vita non semplice. Dovrà sempre dimostrare più degli altri che si merita tutto quello che gli capita. Dovrà impegnarsi il doppio, essere più bravo sempre». E poi ha aggiunto: «Il cognome Buffon nel calcio non perdona».
La rassicurazione di Gigi: «Si farà da solo, nessuna scorciatoia»
Poche ore prima era stato il padre Gigi a commentare rapidamente la vicenda, ribadendo come quella di Louis Thomas sia stata una «scelta di libertà». E come, soprattutto, «il futuro se lo deve costruire da solo, senza condizionamenti e senza pressioni». Una decisione, ha confermato l’ex numero uno juventino e azzurro, che è avvenuta in famiglia. E che apre un nuovo capitolo nella carriera del primogenito: «Si farà da solo, senza il sospetto di aver preso delle scorciatoie. Più avanti si vedrà».