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Ucraina, Trump conferma: «Zelensky sarà a Washington venerdì per firmare l’accordo sulle terre rare»

26 Febbraio 2025 - 18:12 Anna Clarissa Mendi
ucraina donald trump volodymyr zelensky terre rare
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Il tycoon ha promesso un rapido accordo per porre fine alla guerra. Ma le garanzie di sicurezza americane «non sono state ancora concordate», ha sottolineato il presidente ucraino.

Venerdì 28 febbraio sarà il giorno dell’accordo sulle terre rare, che garantirà agli Stati uniti i diritti su una parte delle risorse minerarie ucraine. Ad annunciarlo è stato direttamente il presidente americano Donald Trump, in apertura della prima riunione di gabinetto del suo secondo mandato nella Casa Bianca. Secondo quanto riporta il New York Times, il tycoon avrebbe anche anticipato – forse in maniera velleitaria – un «accordo con la Russia e l’Ucraina per mettere fine all’uccisione di giovani soldati russi e ucraini». Insomma, le parti sembrano più vicine che mai alla firma.

Il tira e molla tra Kiev e Washington

Già stamattina, durante una conferenza stampa, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva detto: «Il successo dell’accordo sulle terre rare dipende dai colloqui con Donald Trump». L’intesa che metterebbe a disposizione di Washington la ricchezza del sottosuolo ucraino in cambio di un maggiore impegno americano a garantire la sicurezza a lungo termine di Kiev è un «inizio», un «accordo quadro» che «può rivelarsi un grande successo o semplicemente scomparire». Ciò dipenderà dai colloqui tra i due leader che si svolgeranno venerdì 28 febbraio. Il patto, come più volte ribadito da Kiev, è direttamente collegato alle garanzie di sicurezza americane, che «non sono state però concordate», sottolinea ancora Zelensky. Quest’ultimo – riporta la Bbc – avrebbe fatto pressione sugli americani affinché inserissero una riga sul sostegno alle garanzie di sicurezza, anche se per il momento non è stato ancora deciso nulla di concreto. «Ma è importante che ci sia», aggiunge il leader di Kiev. Stando al New York Times, nel patto Kiev-Washington sarebbe stata aggiunge la frase: «gli Stati Uniti sostengono gli sforzi dell’Ucraina per ottenere garanzie di sicurezza necessarie a stabilire una pace duratura». «L’accordo sui minerali e le terre rare con l’Ucraina è assolutamente fondamentale. Siamo molto vicini al traguardo per chiudere l’accordo e, come il presidente ha detto ieri, darà il benvenuto a Zelensky alla Casa Bianca per la firma o per un visita se Zelensky vuole», sottolinea la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt. Una posizione che si è fatta dura nelle ultime ore. Se il presidente ucraino dice che l’accordo non è chiuso, allora la sua visita a Washington è «inutile», riferiscono fonti della Casa Bianca alla Cnn.

Che cosa prevede l’accordo

Secondo quanto comunicato dal premier ucraino Denys Shmyhal alla tv di Stato, Ucraina e Stati Uniti avrebbero elaborato la prima versione definitiva dell’intesa. Che da oggi – a detta di Shmyhal – ha anche un nome: “Accordo sulla definizione delle regole e delle condizioni del Fondo di investimento per la ricostruzione dell’Ucraina”. Fondo al quale l’Ucraina contribuirà «con il 50 per cento dei proventi derivanti dalla futura monetizzazione di tutte le risorse naturali di proprietà del Governo ucraino», si legge nel testo visionato dal Financial Times. «In base alle leggi vigenti negli Stati Uniti – continua l’accordo -, il governo degli Usa manterrà un impegno finanziario a lungo termine per lo sviluppo di un’Ucraina stabile ed economicamente prospera». Nodo cruciale del patto: le già citate garanzie di sicurezza da parte degli Stati Uniti, «necessarie per costruire una pace duratura», afferma ancora il primo ministro. Tali garanzie dovrebbero però basarsi – precisa Shmyhal – sul «piano di pace» di Zelensky dell’anno scorso, che prevede, tra le altre cose, «l’adesione alla Nato» dell’Ucraina.

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