«Solo 9 ore di lezione a mio figlio autistico, lo considerano ingestibile». La lettera-denuncia di una mamma di Napoli
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«Solo 9 ore di lezione a settimana perché mio figlio è autistico e iperattivo e, secondo la scuola, ingestibile». Comincia così la lettera-appello che Imma – mamma di un alunno di quinta elementare che frequenta una scuola di Marano (Napoli) – ha inviato all’ufficio scolastico regionale e al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. «Mio figlio – spiega la donna, che si è rivolta all’associazione “La Battaglia di Andrea” – deve frequentare la scuola come tutti i bambini e deve avere anche lui il diritto all’integrazione e all’inclusione per tutte le sue ore». Al piccolo, infatti, stando a quanto racconta la madre, sarebbe consentito di frequentare la scuola il lunedì, il mercoledì e il venerdì ma per un tempo limitato, ovvero circa tre ore al giorno. Un taglio importante che, fa sapere uno dei legali della famiglia, secondo la dirigente scolastica sarebbe stato deciso su richiesta dei professionisti sanitari dell’Asl Na 2 Nord che seguono il figlio. «È un bambino titolare di legge 104 – sottolinea Imma – con diritto al massimo delle ore di sostegno. Ritengono che sia ingestibile e ho provato più volte, ma inutilmente, a interloquire con la scuola che si è detta disposta ad accettarlo per tutte le ore a cui ha diritto, ma solo se fa una adeguata cura farmacologica. Ho provato a chiedere aiuto in tutti i modi – conclude – ma ho trovato solamente dei muri e più volte mi sono sentita anche dire che se non collaboravo mi avrebbero segnalata ai servizi sociali e che mi avrebbero portato via mio figlio».
La risposta di Valditara
E a stretto giro, in poche ore, è arrivata la risposta del ministero dell’Istruzione e del Merito. Valditara ha chiesto l’immediata attivazione dell’Ufficio Scolastico Regionale della Campania per verificare la corretta assegnazione delle ore di sostegno e per garantire un adeguato percorso di inclusione e la regolare frequenza scolastica dei bambini con autismo. L’Usr ha già ottenuto un primo riscontro dalla dirigente scolastica, che provvederà a riconvocare il Gruppo di Lavoro Operativo per l’Inclusione per riorganizzare il percorso scolastico dell’alunno. «Ogni studentessa e ogni studente ha diritto a una scuola accogliente e inclusiva. Insieme all’Ufficio Scolastico Regionale stiamo monitorando attentamente la vicenda per assicurare che venga trovata una soluzione adeguata», ha dichiarato il ministro.