A Roma i furti dei caschi degli scooter a noleggio e le scuse dei furbetti: «L’ho portato a casa per evitare che lo rubassero»


C’è chi prova a camuffarli e chi invece li indossa fiero senza timore. I caschi dei motorini a noleggio sono diventati una sorta di trofeo a Roma. Pochi resistono alla tentazione di portarsi a casa un casco gratis, ma ora – si legge sull’edizione romana di Repubblica – i responsabili sono coinvolti in un’inchiesta che conta già oltre mille indagati a vario titolo, per ricettazione, riciclaggio o furto aggravato a seconda delle situazioni. Un procedimento giudiziario è già stato portato a termine dopo la denuncia della società di sharing Cooltra. Il caso riguarda una donna che avrebbe sottratto il casco dopo aver utilizzato lo scooter a noleggio. È stato archiviato per tenuità del fatto, ma non prima di un risarcimento a favore della compagnia.
La strategia di Cooltra contro i furbetti dei caschi
E proprio questo è il sistema che Cooltra sta adottando contro i furbetti dei caschi. Dopo il furto scatta la denuncia, che però viene ritirata in seguito a una lettera formale di scuse e un risarcimento di 800 euro. La cifra comprende le spese legali, il costo del casco e il mancato utilizzo del mezzo durante il periodo in cui il casco non è stato disponibile. Potrebbe sembrare un risarcimento esagerato, ma un solo motorino viene noleggiato anche dieci volte nell’arco di 24 ore. L’obiettivo della cifra è scongiurare le continue interruzioni del servizio. Solo per rimpiazzare i caschi, ogni anno la società spagnola spende circa 50 mila euro.
Le denunce
Cooltra conta 1.600 motorini in tutta Roma, mentre sono tra 4 mila e 5 mila i noleggi giornalieri. Le segnalazioni di furto si aggirano intorno alle 100 al mese, ma in certi periodi hanno raggiunto le 350. Poi ci sono circa 20 denunce al mese che provengono dalle Forze dell’Ordine. Il primo argine al fenomeno da parte delle autorità è stato innalzato lo scorso dicembre, quando i controlli nelle strade del centro hanno individuato 12 persone che indossavano i caschi di Cooltra sul loro motorino privato.
Le giustificazioni di chi ha preso i caschi
Le giustificazioni che hanno dato sono varie. C’è chi giura di aver comprato il casco a Porta Portese – zona di Roma dove si tiene un mercato di merce rubata particolarmente noto per i prezzi bassi – e chi invece afferma di averlo portato a casa per sbaglio dopo aver noleggiato il motorino. Ma c’è anche chi sostiene di aver preso il casco per evitare che qualcun altro lo rubasse e chi invece dice di averlo trovato a terra incustodito.
I miglioramenti
Insieme, le segnalazioni, le multe e le denunce stanno dando i loro frutti. Rispetto a qualche mese fa, i caschi rubati sono molti meno. «Fino a qualche mese fa si vedevano caschi Cooltra ovunque», ha spiegato l’avvocato Federico Sinagra, difensore dell’azienda. «Ora la situazione è migliorata. Per questo siamo grati alla procura e alle forze dell’ordine per il lavoro che stanno facendo: il malcostume che si era diffuso non solo è un danno per la società Cooltra, ma priva i cittadini di un servizio utilissimo».
Immagine di copertina: Joe Shlabotnik / Flickr