Emanuela Folliero e quelle che “si sono trasformate in donne gatto”: «Le punture? Mai fatte. E il mio seno non è finto»
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«Devi fare pace con le tue rughe: quelle che si sono trasformate in donne gatto mi fanno impressione. Io ho fatto cure per la pelle, ma le punturine no perché gonfiano. Bisogna saper accettare l’età, a un certo punto conta solo l’eleganza». Emanuela Folliero, annunciatrice e conduttrice Mediaset, in un’intervista al Corriere della Sera parla del tempo che passa e dei rimedi come la chirurgia plastica. E di chi insinuava che il suo seno fosse finto: «Sa che anche al mio medico della mutua ho dovuto portare l’ecografia per farlo ricredere? È il pregiudizio del mondo dello spettacolo, nel momento in cui sei in televisione devi sempre dimostrare qualcosa: che non sei scema, che non sei raccomandata… comunque non sono finte».
La scelta di Berlusconi
Folliero ricorda che fu scelta come annunciatrice da Silvio Berlusconi: «Indossavo una camicetta a fiorellini accollatissima, non si vedeva niente, quindi di sicuro non mi scelse per le tette. Disse che gli piaceva il mio sorriso familiare e il fatto che fossi un po’ strabica. Che fossi strabica non era vero, ma andava bene lo stesso». La sua carriera è durata 28 anni. Dal 2 aprile 1990 all’8 luglio 2018. «Non rinnego niente. Entrare a Mediaset è stato un salto di qualità, mi ha aiutato a crescere e a condurre anche tanti programmi. Il contro è che sei identificata solo così: diventa un marchio, un tatuaggio. E te ne rendi conto quando non sei più lì. Ero quella di Rete4 e ci ho messo più di un anno per riuscire ad affrancarmi e avere un’identità mia. È stato difficile far capire che non ero una proprietà», dice a Renato Franco.
Il torto peggiore
Il torto peggiore che ha subito è stato «quando nei primi anni degli annunci a un certo punto mi dissero di prendermi una vacanza e mi sono ritrovata un’altra annunciatrice al mio posto. Così, all’improvviso. Senza saperlo». Poi è arrivata a Ok il prezzo è giusto: «Iva Zanicchi era stata eletta per Forza Italia e così mi chiamarono dall’oggi per due giorni dopo. Mi ero appena operata a un occhio per una cisti, ho sistemato la frangia e mi sono messa i capelli davanti per non farlo vedere. Il risultato era che non vedevo niente nemmeno io». E a Stranamore: «Ho tanti bei ricordi. Su tutti la volta che ho celebrato un matrimonio, all’epoca non era una cosa comune: mi commuovevo da sola mentre provavo il discorso a casa. E poi mi ha emozionato una coppia che si è rimessa insieme grazie al programma: hanno dato il mio nome ai figli, Emanuele ed Emanuela».
Il buio e la luce
Dopo il buio del 2018 adesso «faccio tante ospitate in programmi diversi, finalmente posso andare anche in Rai, posso raccontarmi e divertirmi. E poi mi sto dedicando al web, con progetti digitali diversi». Il 7 febbraio ha compiuto 60 anni. Ma lei dice che «fa impressione agli altri. Sono loro che me lo fanno notare come se fosse una malattia». Il suo calendario non lo voleva fare ma ha incassato 80 mila euro. Ma doveva schivare i corteggiatori: «Piuttosto stalker. Ne ho avuti tanti. Gente fuori di testa, spinti da un’ossessione, mi aspettavano sotto casa. Ho passato periodi in cui mi dovevo guardare intorno, sono andata alla polizia, c’era uno che sosteneva di essere il mio fidanzato e diceva che gli parlavo attraverso la tv».
Stefano D’Orazio
Infine, parla della relazione con Stefano D’Orazio dei Pooh: «Era una persona speciale. Un grandissimo professionista ma anche un cazzaro con cui mi sono divertita tantissimo. Io stavo a Milano, lui a Roma, ci siamo conosciuti e piaciuti. Io volevo una famiglia e dei figli — cosa che poi ho fatto in ordine sparso e poco lineare —, lui invece no. In amore l’errore è voler cambiare le persone, per questo siamo rimasti grandi amici». Un altro calendario a 60 anni? «Quello di Frate Indovino» .