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La sindaca di Latina, le accuse di ritocchini e il tumore: «I miei hater si sono scusati, ora faranno lavori utili»

01 Marzo 2025 - 07:36 Alba Romano
matilde celentano latina insulti
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Matilde Celentano ha affrontato cure oncologiche, un'operazione, chemioterapia e radioterapia

Matilde Celentano, sindaca di Latina in quota FdI, è stata diffamata sul web. Presa di mira per presunti ritocchini al suo corpo. Dovuti invece alle cure oncologiche dopo un’operazione per rimuovere un tumore. Lei stessa lo aveva raccontato in consiglio comunale. Due dei suoi hater, una donna di 60 anni e un ragazzo di 30 anni, si sono scusati per le offese e faranno un lavoro socialmente utile per riparare. Hanno chiesto di fare i volontari presso strutture che si prendono cura di persone disagiate. Lei spiega oggi in un’intervista al Corriere della Sera che era da tempo che veniva insultata: «Per di più dopo aver affrontato chemio, radio e terapia immunologica».

La plastica, il botox, il ritocchino

Le accuse sotto il video erano sempre le stesse: usa il botox, si è fatta la plastica, un ritocchino. «Il mio viso era gonfio per il cortisone, venivo da un periodo di grande fragilità. E per questo ho deciso di dire basta e ho querelato gli autori dei messaggi, pensando che avrei devoluto i proventi del risarcimento alla lotta contro il cancro», ricorda. E poi: «Nei giorni scorsi, i denunciati mi hanno scritto due lettere di scuse e di pentimento, rendendosi disponibili a qualsivoglia forma di giustizia riparativa. Ho apprezzato le loro motivazioni e le ragioni del pentimento, soprattutto da parte del ragazzo. E questo a me è bastato per chiudere una pagina davvero dolorosa. Con il mio avvocato, Renato Arcidiacono, abbiamo aderito alla proposta perché, certo, non interessava l’aspetto economico, ma lanciare un messaggio di sensibilizzazione per tutte le persone che sono vittime di body shaming, le donne in particolare».

Il body shaming

Il body shaming le ha insegnato «Ad essere ancora più forte. Volevo far capire che dietro una donna c’è un vissuto, dolore, fragilità, e fare body shaming è un gioco crudele che può fare molto male. Io sono un personaggio pubblico, ma chi non ha strumenti e non è forte abbastanza rischia gravi conseguenze. Tanti si sono suicidati in carenza di volontari, e per me questo vale più di un rimborso economico». E sugli hater: «Il pentimento e la lettera di scuse per me sono state importanti: abbiamo a Latina tante realtà che si occupano di disagio. Queste persone adesso possono rendersi conto dei veri problemi: povertà, disagio sociale. In città abbiamo tante strutture bisognose di volontari. Preferiamo non specificare dove saranno indirizzate, vogliamo evitare ulteriori problemi».

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