Sebastian Padrón, il gelataio di Papa Francesco: «Il suo gusto preferito è il “dulce de leche”, ecco come ci siamo conosciuti»
C’erano anche Sebastian Padrón e la moglie Silvia tra le centinaia di persone che la scorsa domenica si trovavano in piazza San Pietro per ascoltare l’Angelus e pregare per la guarigione di Papa Francesco, ricoverato all’Ospedale Gemelli di Roma dal 14 febbraio scorso per una grave infezione delle vie respiratorie. La famiglia Padròn gestisce l’omonima gelateria artigianale in via Gregorio VII, a Roma, a due passi dal Vaticano. Il loro primo contatto con Papa Francesco risale al 2018, quando Silvia decide di recarsi a Casa Santa Marta, un edificio adiacente alla Basilica di San Pietro, e chiede a una guardia svizzera se le fosse consentito lasciare una vaschetta di gelato per il Pontefice.
La gelateria preferita di Papa Francesco
Ciò che non poteva certo immagine è che da quel giorno la gelateria sua e del marito sarebbe diventata una delle preferite non solo del Papa ma di diversi alti funzionari del Vaticano. «La guardia svizzera disse che qualsiasi cosa porti al papa, lui la accetta volentieri. Così gli abbiamo portato 4 chili di gelato», racconta la coppia argentina ad Angela Giuffrida sul Guardian. Da quel momento, gli ordini di gelato da Papa Francesco e da altri membri del clero diventano regolari. Il gusto preferito del Pontefice, rivelano i titolari della gelateria Padròn, è il dulce de leche, un tipico dessert argentino al caramello, ma spesso opta anche per mango e limone.
L’invito a Casa Santa Marta
Nel 2020, in pieno lockdown, i coniugi Padròn decidono di inviare al loro connazionale un’empanada fatta in casa. Questa volta, però, Silvia aggiunge anche un biglietto per il Pontefice: «È ora che ci incontriamo». Pochi giorni più tardi, Papa Francesco li chiama e invita l’intera famiglia a Casa Santa Marta. «Ero così nervosa – ricorda la donna – ma lui ci ha fatto sentire completamente rilassati. È una persona molto gentile e semplice». Ora che Papa Francesco si trova ricoverato da oltre due settimane al Policlinico Gemelli, la famiglia Padrón e i tanti altri commercianti locali che hanno incontrato il Pontefice pregano affinché possa uscire presto dall’ospedale: «Speriamo che continui a migliorare».
