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Alessia Pifferi e le risposte senza senso ai test. Ora «sente le voci»: i sospetti della tattica per l’infermità mentale

Alessia Pifferi
Alessia Pifferi
La donna.è stata condannata in primo grado all'ergastolo per aver lasciato morire di stenti la figlia di 18 mesi. La piccola Diana era stata lasciata a casa da sola per sei giorni. I nuovi sospetti emersi dai video mostrati da Quarto grado su Rete4

Non passeranno più di 90 giorni per chiarire ancora una volta se Alessia Pifferi fosse o meno lucida quando ha lasciato morire di stenti la figlia Diana, di un anno e mezzo. La Corte d’Assise d’appello di Milano ha disposto una nuova perizia psichiatrica per la donna, già condannata in primo grado all’ergastolo, con l’accusa di omicidio volontario aggravato, quando non le era stato riconosciuto alcun vizio di mente.

Il sospetto della strategia

Un punto su cui la difesa di Pifferi ha sempre insistito sul caso scoppiato a luglio 2022. Da allora la vicenda è sempre stata accompagnata dal sospetto che la carta dl vizio di mente facesse parte di una strategia, tutt’altro che basata su reali condizioni di capacità cognitive limitate. Pifferi aveva lasciato la figlia Diana in casa da sola per quasi sei giorni. In quel luglio 2022, la bambina di 18 mesi è stata ritrovata senza vita solo quando la madre è tornata a casa, dopo aver trascorso i giorni precedenti con il compagno nella Bergamasca.

I dubbi dai test cognitivi

La decisione dei giudici milanesi di una nuova perizia psichiatrica arriva dopo che Pifferi ha svolto diversi test cognitivi durante le ultime perizie. A quei test, Pifferi ha dato diverse risposte controverse, come hanno mostrato le immagini diffuse da Quarto Grado su Rete4. I test si sono svolti il 28 dicembre 2023, poi il 3 e 17 gennaio 2024. I video mostrati durante il programma di Gianluigi Nuzzi aprono al dubbio che Pifferi possa aver simulato di non sapere rispondere o rispondendo in modo sconclusionato, con l’obiettivo ipotetico di ottenere uno sconto di pena.

Le domande nel testo delle stime cognitive

Nei video di Quarto grado si vede Pifferi che risponde alla psicologa su domande apparentemente elementari nel corso del testo delle stime cognitive. Le viene chiesto per esempio a quale velocità viaggino le rondini. Pifferi risponde a 2 all’ora. Oppure quanto è lunga una carrozza passeggeri di un treno. La donna sembra dire la prima cosa che le viene in mente e risponde 200 metri. E poi l’altra su quanti litri servano per riempire una vasca da bagno. La risposta di Pifferi alla psicologa è di 10 liti, anziché 160.

Il disastro sui proverbi

Pifferi sembra vaneggiare anche quando si tratta di proverbi. Quando le viene chiesto di spiegare il significato del detto «l’abito non fa il monaco», Pifferi risponde: «Significa che ti puoi vestire bene, però, dentro te stessa, stai male lo stesso». Mentre dice che «a caval donato, non si guarda in bocca» sarebbe «che non si deve giudicare una persona per come la vedi».

«Sento le voci»

Nel test del 17 gennaio sarebbe anche emerso che Pifferi ha «iniziato a sentire delle voci che gli altri non riuscivano a sentire». Oltre a commettere errori di matematica molto elementare. A conclusione del test, comunque, è anche emerso che Pifferi è assolutamente capace di simulare disturbi psichici. Perciò saranno i prossimi 90 giorni a chiarire se la donna abbia o meno finto davanti agli psicologi.

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