I fratelli ostaggi divisi da Hamas, l’addio a quello che resta a Gaza in un video shock: «Si vede la disperazione nei suoi occhi» – Il video
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Hamas ha pubblicato un nuovo video in cui si vedono Yair Horn, liberato dalla prigionia dopo 489 giorni, e suo fratello Eitan, ancora in mano ai terroristi, nel momento drammatico in cui si abbracciano prima della liberazione di uno solo di loro lo scorso mercoledì 26 febbraio. «Sono molto felice che mio fratello venga rilasciato domani, ma non ha alcun senso separare le famiglie», ha detto Eitan nel video. «Fate uscire tutti e non separate più le famiglie, non distruggete tutte le nostre vite». Iair chiede poi: «Vuoi lasciare il mio fratellino qui a morire?». Eitan si rivolge al fratello: «Dillo a mamma e papà e a tutti di continuare le manifestazioni».
Nel video Eitan si rivolge al governo israeliano chiedendo quanto tempo ancora ha intenzione di portare avanti la guerra a Gaza: «Cosa avete fatto per un anno e mezzo? Quante altre persone volete uccidere? Non importa più se sono ebrei, musulmani, palestinesi o israeliani. “Uccidiamo tutti”, dite». Eitan poi chiede al premier israeliano Benjamin Netanyahu di firmare le fasi due e tre del cessate il fuoco.
Il governo israeliano ha definito il video di «crudele guerra psicologica» da parte di Hamas. Come riporta Haaretz, anche la famiglia dei fratelli Horn ha commentato: «Ci spezza il cuore vedere Eitan in questa situazione difficile, mentre dice addio a suo fratello, Iair, che viene liberato mentre Eitan resta detenuto nell’inferno di Hamas da 512 giorni. Potete vedere la disperazione e la paura negli occhi di Eitan».
«Da quando Iair è tornato da noi – continuano i famigliari – non ha smesso di pensare e di lavorare per Eitan e per tutti gli altri ostaggi che ha incontrato in prigionia e che sono ancora lì. Chiediamo a chi ha il potere di decidere: guardate Eitan negli occhi. Non fermate l’accordo che ha già riportato decine di ostaggi da noi. Stanno esaurendo il tempo! Riportate tutti a casa, ora, in una sola fase».
Nel filmato compare anche il soldato Nimrod Cohen, nonostante Hamas abbia oscurato i volti degli altri ostaggi. Il padre di Nimrod, ricevendo indirettamente una prova che il ragazzo è in vita, ha detto a Ynet: «È facile identificarlo dal suo braccio. Si era fatto un tatuaggio qualche giorno prima di essere rapito».
March 1, 2025