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Eleonora Giorgi e il dolore dell’ultimo compagno Andrea De Carlo: «La usavano come oggetto, lei soffriva. L’ho rappresentata in un mio romanzo»

04 Marzo 2025 - 17:00 Ugo Milano
eleonora giorgi andrea de carlo racconto
eleonora giorgi andrea de carlo racconto
Lo scrittore è intervenuto a Storie italiane su Rai1, dove ha ricordato la sua ex compagna come una persona «intelligente, capace di resistere alle difficoltà della vita». E ha ricordato il loro primo incontro, prima della relazione «non semplice» tra i due

«Ci sono rapporti che vanno al di là della durata di una storia d’amore e rimangono come presenze», così lo scrittore Andrea De Carlo, ultimo compagno di Eleonora Giorgi, ha commentato il legame che lo ha stretto all’attrice, morta ieri 3 marzo a causa di un tumore al pancreas. Dopo le parole accorate di Carlo Verdone e il ricordo di Adriano Celentano, il romanziere ha ripercorso in profondità la personalità e i tratti caratteristici della attrice. «Un’immagine di lei?», ha detto a Storie Italiane su Rai Uno. «Una mattina il suo cavallo ha fatto uno scatto e lei è volata come un proiettile. Pensavo si fosse rotta una gamba e invece l’ho vista rimbalzare con un gesto circense. In un attimo era in piedi». Un episodio che, secondo De Carlo, rappresenterebbe perfettamente «la sua capacità di resistere alle difficoltà della vita, di rimbalzare con forza di volontà ed energia».

Giorgi e il cinema: «La usavano come oggetto, lei era vulnerabile: soffriva»

Lei contro tutti, contro le gelosie e la competitività: Eleonora Giorgi, per l’uomo con cui ha condiviso la vita dal 1996 al 2007, è prima di tutto diversa rispetto a qualunque altra donna di cinema e di spettacolo. «Sapeva essere molto generosa con gli altri, non li vedeva come rivali ma questo atteggiamento non era reciproco», ha raccontato con amarezza il romanziere a Eleonora Daniele. «Aveva uno spirito molto vigile, vivo e attento per le persone che facevano lo stesso lavoro». Quello stesso ambiente che, dopo «un’infanzia molto difficile», l’avevano portata giovanissima di fronte al grande pubblico: «Era utilizzata come un oggetto, aveva vissuto questa cosa con disinvoltura ma era vulnerabile, sentivo questa natura dolente in lei».

Eleonora Giorgi nei romanzi di De Carlo

«Eleonora era una donna sorprendente, aveva un’intelligenza molto acuta e critica sulla società, sui rapporti fra i sessi», ha continuato Andrea De Carlo. «Aveva una visione tutt’altro che convenzionale e una vita con tante svolte e sviluppi, variegata e fatta di fasi molto diverse». Tra queste, ovviamente, anche quel “tratto” percorso con lui, come ha scritto il romanziere sui social salutando la ex compagna. «Ci siamo incontrati quando le nostre vite erano complicate, eravamo persone irrequiete che chiedevano molto l’una all’altra. Non è stata una relazione semplice», ha ricordato su Rai Uno. «Ci siamo visti la prima volta alla presentazione di un mio libro. Sapevo poco di lei ma avevo visto questa presenza molto intensa, particolare e attenta. Lei si era ritirata dalle scene, aveva fatto scelte radicali e difficili ma aveva questa disposizione a leggere il mondo e analizzarlo particolarmente originale». Da quell’amore, ha rivelato lo scrittore, sono nate anche parole messe nere su bianco nei suoi romanzi: «È stata presente alla scrittura di alcuni miei libri. In uno l’ho anche rappresentata».

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