Perché Papa Francesco non appare nella preghiera di marzo (ma si sente solo la sua voce, registrata prima del ricovero) – Il video
«Tutti sogniamo una famiglia bella, perfetta. Ma le famiglie perfette non esistono». Con queste parole inizia il messaggio registrato da Papa Francesco, pochi giorni prima del ricovero per una polmonite bilaterale al Policlinico Gemelli di Roma. Le immagini sono state diffuse attraverso la Rete mondiale di preghiera del Papa. Nel filmato si sente la voce del Pontefice che in spagnolo parla delle intenzioni di preghiera per il mese di marzo. Non si vede la sua persona che spiega la preghiera. Una scelta questa, fatta perché al tempo della registrazione il Papa stava meglio. Se fosse stata usata quell’immagine vecchia, oggi, non avrebbe coinciso, spiegano fonti vaticane, con l’attuale stato di salute. Bergoglio si trova ricoverato da 19 giorni al Policlinico Gemelli. L’ultimo bollettino spiega che la prognosi rimane riservata, con quadro critico ma stabile. Stasera il Pontefice sarà assistito da ventilazione meccanica non invasiva, ovvero una maschera per l’ossigeno.
«Ogni famiglia ha i suoi problemi – spiega Papa Francesco nel video – e anche le sue grandi gioie. In una famiglia, ogni persona ha valore perché è diversa dalle altre, ogni persona è unica. Ma le differenze possono anche provocare conflitti e ferite dolorose. E la migliore medicina per curare il dolore di una famiglia ferita è il perdono. Perdonare significa dare un’altra possibilità. Dio lo fa con noi continuamente. La pazienza di Dio è infinita: ci perdona, ci rialza, ci permette di ricominciare. Il perdono rinnova sempre la famiglia, permette di guardare avanti con speranza. Anche quando non è possibile il “lieto fine” che vorremmo, la grazia di Dio ci dà la forza di perdonare e porta pace, perché libera dalla tristezza e, soprattutto, dal rancore. Preghiamo perché le famiglie divise possano trovare nel perdono la guarigione delle loro ferite, riscoprendo anche nelle loro differenze la ricchezza reciproca», è il messaggio di Papa Francesco.