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Ucraina, Trump pronto a firmare l’accordo sulle terre rare. Zelensky: «Pronti a una tregua immediata e a lavorare con gli Usa per la pace»

ucraina usa accordo
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I segnali distensivi lanciati dal presidente ucraino: «Io e il mio team siamo pronti a lavorare sotto la guida del presidente Trump per raggiungere una pace duratura»

L’amministrazione Trump e l’Ucraina hanno in programma di firmare l’accordo sulle terre rare che era saltato dopo il disastroso incontro nello Studio Ovale. A riferirlo è la Reuters citando quattro persone a conoscenza del dossier. Il presidente Trump ha detto ai suoi consiglieri che vuole annunciare l’accordo nel suo discorso al Congresso martedì sera.

«Siamo pronti a lavorare rapidamente per porre fine alla guerra e le prime fasi potrebbero essere il rilascio dei prigionieri e la tregua nel cielo (divieto di lancio di missili, droni a lungo raggio, bombe sulle reti energetiche e altre infrastrutture civili) e la tregua in mare immediatamente, se la Russia farà lo stesso. Quindi vogliamo procedere molto rapidamente in tutte le fasi successive e lavorare con gli Stati Uniti per concordare un solido accordo finale», aveva dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su X. Un segnale distensivo rispetto alle tensioni registrate nelle ultime ore. Il presidente ucraino ha precisato: «Io e il mio team siamo pronti a lavorare sotto la guida del presidente Trump per raggiungere una pace duratura».

Zelensky pronto a firmare l’accordo sulle terre rare « in qualsiasi momento e in qualsiasi formato opportuno»

«Per quanto riguarda l’accordo su minerali e sicurezza, l’Ucraina è pronta a firmarlo in qualsiasi momento e in qualsiasi formato opportuno. Consideriamo questo accordo come un passo verso una maggiore sicurezza e solide garanzie di sicurezza, e spero davvero che funzionerà in modo efficace», ha poi aggiunto il leader ucraino. L’incontro di venerdì alla Casa Bianca con Donald Trump, sottolinea, «non è andato come avrebbe dovuto. È spiacevole che si sia svolto in questo modo. È tempo di sistemare le cose. Vorremmo che la cooperazione e la comunicazione future fossero costruttive». «E ricordiamo il momento in cui le cose sono cambiate quando il presidente Trump ha fornito all’Ucraina i Javelin. Ne siamo grati», ha aggiunto.

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