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Il discorso di Trump al Congresso: «L’Ucraina pronta a trattare, a noi Panama e Groenlandia. Ho ucciso la dittatura woke»

donald trump discorso congresso
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Il presidente allo Stato dell'Unione: i dazi proteggeranno i posti di lavoro americani. Per anni derubati dagli altri paesi. Pena di morte per chi uccide un poliziotto, via 21 milioni di migranti

Ci riprenderemo il canale di Panama. Vogliamo accogliere il popolo della Groenlandia. Mentre l’Ucraina è pronta a firmare l’accordo sulle terre rare. Nel suo discorso al Congresso sullo Stato dell’Unione il presidente Donald Trump ammette che i dazi creeranno «disordini» ma dice anche che serviranno «a proteggere i posti di lavoro americani» e «l’anima del nostro Paese». Perché «siamo stati derubati per decenni da quasi tutti i paesi della Terra, e non lasceremo più che succeda». Il tycoon dice anche di voler raggiungere il pareggio del bilancio federale, ringrazia Elon Musk, decide la pena di morte per chi uccide un poliziotto e annuncia che gli Usa «non saranno più woke. Abbiamo messo fine alla dittatura del politicamente corretto».

Il discorso

A metà dell’intervento arriva l’Ucraina, l’argomento politicamente più scottante sul tavolo di Washington. «Ho ricevuto una lettera da Zelensky che si dice pronto a sedersi al tavolo della pace e a firmare l’accordo sui minerali», annuncia facendo seguito alle parole di Kiev di ieri. Prima il presidente però attacca i Dem che applaudono mentre ricorda i miliardi di aiuti inviati dagli Stati Uniti: «Volete continuare a dare soldi per altri cinque anni? Volete la guerra per altri cinque anni?». E poi: «Pocahontas dice sì», dice rivolgendosi con il soprannome offensivo che ha coniato per la democratica Elizabeth Warren, che aveva detto di avere antenati irochesi. La conclusione è immaginifica, soprattutto dopo la lite con Zelensky alla Casa Bianca: «Nessuno vuole la pace più degli ucraini. Sono pronto a lavorare con la forte leadership del presidente Trump per aiutare il mio paese a mantenere l’indipendenza», le parole del presidente ucraino.

La Groenlandia e Panama

Trump dice di aver ricevuto forti segnali anche dalla Russia: «Sono pronti per la pace. Non sarebbe bellissimo. Dobbiamo porre fine a questa guerra insensata». Prima era toccato alla Groenlandia: «Sosteniamo il diritto di scelta del popolo della Groenlandia e siamo pronti ad accoglierla. L’isola «sarà più sicura e prospera» con gli Usa. Non solo: «Ci riprenderemo il canale di Panama», annuncia, e «faremo la guerra ai cartelli della droga messicani». Chiede al congresso di finanziare un Iron Dome anche per gli Usa. I dazi, invece, potrebbero portare «qualche scompiglio». Ma «non servono solo a proteggere i posti di lavoro americani. Servono a proteggere l’anima del nostro Paese. Ci saranno dei piccoli disordini, ma ci sta bene. Non saranno molti».

La pena di morte

I dazi entreranno in vigore «il 2 aprile perché sono superstizioso», fa sapere. E annuncia anche di aver firmato un ordine esecutivo che stabilisce «la pena di morte obbligatoria» per chi uccide un poliziotto. «Ho già firmato un ordine esecutivo che impone la pena di morte obbligatoria per chiunque uccida un agente di polizia e stasera chiedo al Congresso di trasformare questa norma in legge permanente. Chiedo anche un nuovo disegno di legge sulla criminalità che sia più severo con i recidivi, rafforzando al contempo le tutele per gli agenti di polizia americani», dice.

L’immigrazione

Sull’immigrazione sostiene che «negli ultimi quattro anni sono entrate negli Stati Uniti 21 milioni di persone, molte di loro assassini, trafficanti di esseri umani, membri delle gang e altri criminali da strade di città pericolose di tutto il mondo. A causa della malata e molto pericolosa politica dei confini aperti da parte di Joe Biden». Secondo il presidente è colpa di Biden anche l’aumento del prezzo delle uova: «Stiamo lavorando duramente per farli abbassare. Abbiamo ereditato una situazione totalmente disastrosa». C’è tempo anche per lo spazio: «Andremo su Marte e oltre e pianteremo la bandiera americana».

Legge e ordine

«Riporteremo legge e ordine nelle nostre città messe sottosopra dai lunatici radicali di sinistra», annuncia ancora, promettendo anche guerra ai cartelli della droga messicani. Fa anche un lungo elenco di spese inutili scoperte dal Doge di Elon Musk. Ma i dati sono apparsi piuttosto confusi e controversi, in parte già smentiti o spiegati, come quelli sulla pensione garantita a persone che avevano oltre 150 anni. Il presidente cita anche fondi per l’enclave sovrana del Lesotho (in Sudafrica), definendolo «un Paese che nessuno ha mai sentito». C’è anche l’ennesima promessa di tagli di tasse: «Metteremo più soldi nelle tasche delle famiglie».

«Musk steals»

Durante il discorso i Dem hanno contestato il presidente. Sulle palette che i rappresentanti hanno mostrato in aula c’era scritto “Musk ruba”. Musk, presente in aula, guida il dipartimento dell’Efficienza governativa, sta tagliando i fondi federali e licenziando migliaia di dipendenti pubblici. Sul retro delle palette c’era scritto “false”, falso. E veniva esposto quando il presidente citerà informazioni giudicate false dall’opposizione. La scelta dei cartelli rappresenta un’altra novità di questo evento tradizionale per la politica americana e segnano la tensione politica e la divisione nel Congresso. Un senatore democratico del Texas è stato espulso.

L’età dell’oro

Ma le contestazioni non hanno impressionato il presidente. Per lui il futuro è roseo: «Tenevi pronti per un incredibile futuro, perché l’età dell’oro dell’America è appena cominciata e sarà come qualcosa che non si è mai visto. Dio vi benedica», è la conclusione del discorso durato 100 minuti.

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