Stefania Ranzato, la “lady cyber” accusata di peculato su Sogei: «Ma chi è questa bella signora?»


L’amministratore delegato di Sogei Cristiano Cannarsa è indagato per tentato peculato insieme a Stefania Ranzato. Lei è una manager della sicurezza informatica soprannominata lady cyber. E secondo gli inquirenti è legata sentimentalmente proprio a Cannarsa. Il direttore generale Paolino Iorio, arrestato mesi fa per corruzione, ha raccontato ai pm Gianfranco Gallo e Lorenzo Del Giudice della relazione sentimentale. E ha cominciato a collaborare con i magistrati. Puntando il dito sulla Deas di Ranzato. A cui Cannarsa avrebbe tentato di affidare l’appalto per una piattaforma documentale gestita dall’intelligenza artificiale per un valore di un milione e 700 mila euro.
Le accuse
Repubblica racconta che secondo Iorio Cannarsa avrebbe favorito Ranzato pagandole un servizio a un prezzo superiore rispetto a quello reale. E poi aiutando a far crescere il valore di mercato di Deas in vista di un’acquisizione da parte della società Maticmind di Carmine Saladino. Ovvero l’imprenditore che ha messo a disposizione di Guido Crosetto un attico per alcuni mesi nel 2023. Ma la figura centrale dell’inchiesta è proprio Ranzato. L’ad – dice l’ex manager – la incontrava senza informarlo. «Co ‘sta signora io mi so’ visto di sfuggita una volta», dice a verbale. «Dato che è una bella figa, so’ rimasto un po’ così. Allora ho detto a Cannarsa: “Ahò, cazzo, mi vedo tutti ‘sti rompicazzo e te viene a trova’ questa e non mi chiami?” Poi ho chiesto alla segretaria dell’ad: “Ma chi è questa bella signora?”. E lei: “Non posso dirtelo”».
Stefania Ranzato
Lady Cyber è proprietaria della Deas Spa, «partner di rilievo — si legge sul sito — di Dicasteri e Forze Armate». Ovvero: «Siamo l’azienda italiana leader nel settore della cybersecurity». Anche se per i loro proprietari le aziende sono sempre “leader”. Deas, fondata nel 2019, nasca da Tecnoet srl, una piccola realtà specializzata in portali web di proprietà di Ranzato, con un fatturato iniziale di appena 200 mila euro. Tra il 2022 e il 2023, con l’arrivo del governo Meloni, il suo fatturato passa da 8 a 20 milioni di euro, con utili in crescita da 2,3 a 8,7 milioni. Nel 2024 conta già 102 dipendenti. Il principale cliente è il settore pubblico. A luglio 2022 firma un accordo pubblico-privato firmato dal sottosegretario Giorgio Mulè.
I clienti
Da quel momento è un crescendo: bandi pubblici, collaborazioni con la Marina, intese con Fincantieri. Nel luglio 2024, Deas annuncia la sua partecipazione al progetto Amerigo Vespucci, la nave scuola della Marina destinata a promuovere le eccellenze italiane nel mondo. La sede di rappresentanza è a Piazza Monte Citorio.