Bari, le ricerche della donna dispersa dopo il crollo della palazzina: «Sentiamo il suo telefono ma non la troviamo»


Sono andate avanti per tutta la notte le ricerche della donna unica dispersa nel crollo della palazzina di via De Amicis a Bari. Rosalia De Giosa ha 74 anni. Non aveva lasciato il palazzo che era stato dichiarato pericolante e sgomberato dal Comune di Bari il 24 febbraio del 2024. Nel tardo pomeriggio di ieri l’edificio è crollato su sé stesso, sgretolandosi in pochi secondi e spargendo polvere e detriti tutt’intorno la via semicentrale del capoluogo pugliese. Già ieri, in un punto preciso dei cumuli di macerie si sentivano le vibrazioni del telefono della donna. Lì si stanno concentrando i maggiori sforzi di ricerca della protezione civile, dei vigili del fuoco e del 118.
Trovati i documenti della donna
Sul posto anche una gru. Tuttavia, al momento i pompieri non possono usare mezzi meccanici per spostare i detriti vicino a dove si ritiene possa essere sepolta la donna e sono dunque costretti a lavorare a mani nude. A lavoro ci sono le squadre Usar (soccorso e ricerca), cinofili e gruppi di soccorso arrivati dai comandi di Bari, Taranto, Barletta e Foggia. Per monitorare la situazione dall’alto vengono impiegati dei droni. Per captare i suoni provenienti dai detriti, invece, è stata calata una sonda. «Finora abbiamo trovato – ha spiegato il comandante dei vigili del fuoco di Bari, Rosa D’Eliseo – alcuni documenti appartenenti alla signora che stiamo cercando e li abbiamo consegnati ai familiari».
Lo sgombero
Il comandante ha conferma il sospetto sul crollo: «Sicuramente aveva un problema strutturale. È crollato prima un pezzo che poi si è portato dietro tutto il resto». L’edificio era stato costruito circa 70 anni fa settantina di anni fa. Una ventina di anno dopo erano stati aggiunti alcuni piani oltre a quelli previsti. Lo scorso anno era stato sgomberato dopo la rilevazione di un problema di tenuta a un pilastro centrale ammalorato che ieri sera ha ceduto improvvisamente. Secondo quanto fanno sapere i residenti dei palazzi vicini, l’edificio era frequentato dagli ex inquilini che ogni tanto entravano nelle loro abitazioni per recuperare effetti personali. Ieri, poco prima del crollo, un’intera famiglia avrebbe lasciato il palazzo.
L’evacuazione dei palazzi vicini
I due palazzi adiacenti a quello crollato sono stati evacuati per precauzione. Come reso noto dal sindaco di Bari, Vito Leccese, 80 persone hanno dovuto trovare una sistemazione alternativa. Di queste, 14 sono state ospitate dal Comune in un albergo della città dopo aver usufruito del punto di prima accoglienza nella vicina scuola Carlo Del Prete.