Stop alle lettere in Danimarca, chiude il servizio postale danese: «Attività insostenibile»


Caro amico ti scrivo, ma non se sei in Danimarca. A causa della «crescente digitalizzazione», PostNord – il servizio postale danese – ha annunciato che consegnerà l’ultima lettera a fine 2025. Dal 2026, insomma, si concentrerà solo sulla consegna dei pacchi adeguandosi così ai tempi che corrono e cambiano. A pagare dazio, però, non sono solo le 1.500 storiche cassette postali rosse che verranno sradicate dalle strade, ma anche i 1.500 posti di lavoro che scompariranno sotto l’accetta della modernità. Anche se, in realtà, la posta scritta a mano e stampata continuerà lo stesso a circolare nel Paese.
Quattrocento anni di lettere, ma ora «dobbiamo adattarci»
Una storia centenaria che termina di punto in bianco, il servizio postale aveva consegnato la sua prima lettera a Copenaghen nel lontanissimo 1624. Precisamente quattrocento anni dopo – mese più, mese meno – la carta è ormai un ricordo: dal 2000 il numero di lettere sarebbe infatti diminuito di oltre il 90%. Nonostante il progressivo abbandono del francobollo, nel 2009 lo Stato danese e quello svedese avevano deciso di unire le forse nell’azienda PostNord, responsabile della consegna delle missive in entrambi i Paesi nordici. Una tradizione che in Svezia, ha annunciato PostNord, continuerà come sempre. «Per creare un’attività sostenibile dobbiamo adattarci», ha detto l’amministratore delegato della società Kim Pedersen. «Purtroppo questo significa la difficile decisione di dire addio ad alcuni dei nostri colleghi». Come loro, in Germania la Deutsche Post ha annunciato il taglio di 8mila posti di lavoro per ridurre costi ormai diventati insostenibili.
La perdita del monopolio postale
Dietro la decisione, però, non sembra solo esserci la sfida insormontabile della digitalizzazione. Dall’anno scorso, infatti, il mercato postale in Danimarca è stato liberalizzato privando di fatto PostNord di un monopolio tricentenario. E sottraendo gran parte del sostegno finanziario su cui l’azienda si reggeva. Le lettere però non saranno un bene perduto: «Possiamo ancora spedirle e riceverle in tutto il Paese», ha rassicurato il ministro dei trasporti Thomas Danielsen. Aziende private, su tutte la Dao che ha vinto una gara di appalto pubblico per la consegna della posta, che sono pronte a rafforzare il loro servizio di distribuzione per colmare il vuoto lasciato da PostNord.