Il video “Trump Gaza” non doveva finire sui social del presidente Usa: «Era satirico. L’hanno condiviso senza il mio consenso»


Il video Trump Gaza non era una celebrazione del presidente degli Usa, ma una critica satirica alla sua «megalomania» pubblicata senza il consenso dell’autore. Nella clip generata con l’intelligenza artificiale, la striscia di Gaza viene mostrata come un litorale paradisiaco, una meta turistica costellata di hotel di lusso, auto sportive e danzatrici del ventre barbute. La scena fa riferimento all’intenzione espressa da Trump di trasformare la Striscia nella «riviera del Medio Oriente». Il video è stato diffuso online pochi giorni dopo la frase del presidente americano dall’account X «Nazi Hunters» lo scorso 7 febbraio. «Pare che l’hotel Gaz-a-Lago abbia appena pubblicato il suo primo video promozionale», si legge nella descrizione del post. Il 26 febbraio, Trump ha condiviso il video scatenando l’ira della comunità palestinese, dei democratici e di molti repubblicani che hanno commentato con biasimo la condivisione del presidente americano.
«Trump Gaza condiviso senza il mio consenso»
Nelle scorse ore, il regista di Los Angeles Solo Avital ha affermato di aver creato il video personalmente as, mentre sperimentava con l’intelligenza artificiale e di averlo condiviso con i suoi collaboratori. Citato dal Guardian, Avital si è detto «incredibilmente sorpreso» del successo della clip. «A volte facciamo contenuti satirici come questo. E in questo caso – ha aggiunto – è evidente la dualità della satira. Il significato dell’umorismo cambia in base al contesto. Ma molte persone che hanno visto il video non avevano il contesto perché il video è stato pubblicato online senza il nostro consenso».
Il video pubblicato e poi cancellato
Avital, cittadino statunitense nato in Israele stava sperimentando la piattaforma Arcana AI e ha deciso di creare «un pezzo satirico su questa idea megalomane di mettere statue a Gaza» per vedere cosa avrebbe potuto fare lo strumento. Il regista aveva condiviso la clip con alcuni amici. Il suo socio in affari Ariel Vromen lo aveva pubblicato sul suo account Instagram per alcune ore, prima che Avital lo incoraggiasse a rimuoverlo. «Potrebbe essere un po’ insensibile e non vogliamo schierarci», gli aveva spiegato.