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Scuola, registri elettronici con giochi e pubblicità. Retromarcia di Spaggiari: «Via dalla piattaforma fino a consenso esplicito degli istituti»

07 Marzo 2025 - 15:19 Ygnazia Cigna
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L'annuncio dell'azienda dopo l'allarme dei presidi a Open: «Aspettiamo che gli istituti rivedano il proprio consenso in modo consapevole»

Dopo le polemiche scoppiate per la pubblicità apparsa sui registri elettronici di migliaia di studenti in tutta Italia, il gruppo Spaggiari ha annunciato il ritiro di questi contenuti, lasciando solo quelli divulgativi. «Abbiamo deciso di renderli non disponibili fino a quando i singoli istituti scolastici non avranno consapevolmente rivisto il proprio consenso ai singoli servizi», dichiara l’azienda in una nota ufficiale. L’allarme era stato lanciato ieri dai presidi del sindacato DirigentiScuola a Open, sostenendo che molti dirigenti scolastici «potrebbero aver accettato alcuni servizi e pacchetti senza avere piena consapevolezza del loro contenuto».

Il nodo della pubblicità

Spaggiari ci tiene a precisare che MyTools «non propone pubblicità, ma offre servizi attraverso i propri partner solo a chi li desidera ed espressamente li accetta». Tuttavia, i contenuti e i servizi presenti nelle sezioni MyTools ed Extra di ClasseViva rimandano spesso ad aziende specifiche. In un caso, ad esempio, è stata proposta, nella sezione Extra, la crema alimentare di un brand specifico per Carnevale con la didascalia: «Festeggia il carnevale con una ricetta speciale, prova le nostre frittelle salate».

«Lasceremo solo contenuti divulgativi»

L’azienda ha sottolineato che la gestione delle partnership è una decisione che spetta ai singoli istituti scolastici, «come espresso dal Ministero». Era stato lo stesso ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, a intervenire ieri sera sulla questione. «È inaccettabile che sul registro elettronico compaia della pubblicità. Questo lo dico al di là del caso specifico. È improprio che su uno strumento scolastico vi siano giochi elettronici e pubblicità», aveva commentato. Nel frattempo, da Spaggiari chiariscono che la sezione MyTools continuerà a funzionare, ma «offrendo esclusivamente contenuti divulgativi ed educativi».

La replica dei presidi di DirigentiScuola: «Devono sparire per sempre»

«Spaggiare si è resa conto di aver esposto i dirigenti scolastici, ed evidentemente è prevalso il buonsenso. Giocare sulla pelle degli altri per accontentare il mercato, non è lecito né trasparente», dichiara il presidente Attilio Fratta del sindacato dei presidi, DirigentiScuola, in una nota inviata a Open. «Spaggiari non è sola: ha dei partner che hanno a che fare con la scuola e questo rende la cosa ancora più opaca. Noi possiamo solo augurarci che cose del genere non si verifichino più. Il registro elettronico scolastico non è uno strumento per fare pubblicità, anche se propone servizi», prosegue. Poi la dura replica alla decisione di Spaggiari e al nodo del consenso dei genitori: «L’azienda non deve sospendere “per ora”, ma per sempre. Spaggiari, con i suoi partner, hanno altri strumenti per pubblicizzare i loro prodotti. Non è, inoltre, elegante dire che il tutto è stato fatto con il consenso dei genitori. Spiace maggiormente che a fare certe affernazioni siano persone di associazioni sindacali legate a Spaggiari. I genitori non c’entrano nulla, nessuno genitore ha prestato mai il consenso. Si è anche tentato di coinvolgere il ministro, il quale, ovviamente non c’entra nulla. Tutto è bene quel che finisce bene».

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