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Positivo all’alcoltest in bici, la stangata sul prof: perché è stato multato con 1.100 euro e 60 giorni di reclusione

08 Marzo 2025 - 20:25 Alba Romano
bicicletta-multa-alcoltest
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È accaduto a un docente, 37 anni, di Genova. I giorni di reclusione sono stati convertiti in 130 ore di lavori socialmente utili presso una bocciofila

Aveva scelto di lasciare l’auto a casa per prendere un aperitivo con gli amici e festeggiare il nuovo incarico di lavoro. Ma al ritorno, in bici, è stato fermato dalle forze dell’ordine, ed è risultato positivo all’alcoltest. L’epilogo della serata: 1.100 euro di multa e 60 giorni di reclusione, convertiti in 130 ore di lavori di pubblica utilità. Il protagonista è Francesco, 37 anni, insegnante di Genova, che a Repubblica racconta la vicenda: «Era fine settembre. Sono un insegnante precario, ogni anno è un patema finché non mi chiama una scuola. Avevo appena ricevuto l’incarico e ho deciso di festeggiare con i miei amici, con un aperitivo in centro storico». 

Il racconto del prof

Tornando a casa dalla serata, in fondo alla galleria di piazza Dante – spiega ancora al quotidiano -, nota una pattuglia della polizia locale. «Avrei potuto girare e cambiare strada, ma sarebbe stato scorretto. E ho proseguito. Mi hanno fermato, chiesto i documenti e sottoposto all’alcoltest, cui sono risultato positivo». Per questo motivo, è stato multato e denunciato dalle forze dell’ordine per guida in stato di ebbrezza. «Ma la cosa assurda è che mi hanno fatto tornare a casa pedalando sulla mia bicicletta».

La reclusione convertita in 130 ore di lavori socialmente utili

Da poco è arrivata la condanna a 60 giorni di reclusione, convertita in 130 ore di lavori socialmente utili presso una bocciofila nel capoluogo ligure, una delle poche strutture in cui Francesco – tramite il suo legale – ha trovato dove poter scontare la pena alternativa. «Tra tutti quelli che stanno scontando nel circolo in cui presto servizio, ho la condanna più lunga – sottolinea Francesco -. Eppure, c’è chi ha causato incidenti stradali e si trova nel regime più restrittivo di messa alla prova e però scontano al massimo 40 ore. Quasi un paradosso: mi è stato spiegato che il giudice mi ha assegnato molte ore, non potendo ritirarmi la patente, perché – conclude – ero in bici».

Foto copertina: BLAZEJ LYJAK / DREAMSTIME | Immagine d’archivio

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