Ultime notizie Liliana ResinovichPapa FrancescoUcraina
SCIENZE E INNOVAZIONEDrogaHamasIsraeleMedio OrientePalestinaRicerca scientificaSanità

Le droghe del Nova Festival hanno “protetto” i partecipanti dal trauma del 7 ottobre: la scoperta degli scienziati sull’Mdma

08 Marzo 2025 - 09:48 Antonio Di Noto
nova festival mdma droghe
nova festival mdma droghe
La sostanza comunemente usata durante le feste favorisce l'adattamento del cervello alle situazioni esterne. Cosa succede quando queste situazioni sono estremamente traumatiche, come il 7 ottobre?

Molti dei partecipanti al Nova Festival avevano assunto droghe ricreative che erano ancora in effetto quando gli uomini di Hamas hanno fatto irruzione tra i ragazzi e le ragazze che festeggiavano, rapendoli e massacrandoli. Secondo i neurologi e gli scienziati che lavorano con i sopravvissuti del festival, le sostanze – tra cui Mdma ed Lsd – avrebbero contribuito ad proteggerli dal trauma subìto. Sono questi i risultati preliminari di uno studio condotto da scienziati dell’Università di Haifa, in Israele. La ricerca punta in particolare a comprendere in che modo sostanze come l’Mdma – nota anche come ecstasy – potrebbero essere utilizzata per trattare i traumi psicologici. La tragica circostanza del Nova Festival costituisce un’occasione unica: per la prima volta che gli scienziati possono studiare un evento traumatico di massa in cui un gran numero di persone era sotto l’effetto di droghe con effetti significativi sulla psiche.

Le droghe ricreative e la plasticità cerebrale

Il 7 ottobre 2023, gli uomini armati di Hamas hanno ucciso 360 persone e ne hanno rapite decine di altre nel luogo del festival, dove circa 3.500 partecipanti stavano festeggiando. «Alcune persone si sono nascoste sotto i corpi dei loro amici per ore mentre erano sotto l’effetto di Lsd o Mdma», ha commentato alla Bbc il Professor Roy Salomon tra i principali autori della ricerca. «Si ritiene che molte di queste sostanze creino plasticità cerebrale, ovvero favoriscono la capacità del cervello di cambiare la propria struttura e le proprie funzioni. Ma cosa succede se questo fenomeno viene favorito in una situazione terribile?», aggiunto illustrando il principale interrogativo della ricerca.

Chi aveva usato Mdma supera prima il trauma

La ricerca ha monitorato le risposte psicologiche di oltre 650 sopravvissuti al festival. Due terzi di questi erano sotto l’effetto di droghe ricreative tra cui Mdma, Lsd, cannabis o psilocibina (comunemente trovata nei funghi allucinogeni), prima che si verificassero gli attacchi. «L’Mdma, si è rivelata la più protettiva», ha spiegato Salomon. Coloro che avevano assunto Mdma durante l’attacco hanno reagito mentalmente meglio nei cinque mesi successivi all’attacco. «Hanno dormito meglio, con meno stress mentale, e in generale stavano meglio delle persone che non avevano assunto alcuna sostanza», ha aggiunto il ricercatore. L’Mdma, illegale in Italia e in Israele, viene già usata in Australia per alleviare i traumi psicologici. Altri Paesi stanno sperimentando i suoi usi.

«La droga mi ha salvato la vita»

Gli scienziati ritengono che gli ormoni prosociali attivati ​​dalla droga, come l’ossitocina, che aiuta a promuovere i legami con le altre persone, abbiano contribuito a ridurre la paura e ad aumentare i sentimenti di collaborazione tra coloro che fuggivano dall’attacco. E, cosa ancora più importante, affermano, sembra che ciò abbia reso i sopravvissuti più aperti a ricevere amore e sostegno dalle loro famiglie e dai loro amici una volta tornati a casa. Molti sopravvissuti, come Michal Ohana, credono fermamente che abbia avuto un ruolo – e affermano che questa convinzione, di per sé, potrebbe aiutarli a riprendersi dall’evento. «Sento che mi ha salvato la vita. In quel momento era come se non fossi nel mondo reale».

Immagine di copertina: EPA/ABIR SULTAN

Articoli di SCIENZE E INNOVAZIONE più letti
leggi anche